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LETTERE & OPINIONI VIGILANZA NOTTURNA ALL’OSPEDALE DI JESI, PERCHE’ NO?

JESI, 12 dicembre 2017 – In data 21/11/2017 Il TDM di Jesi ha scritto alla Direzione dell’Area Vasta 2 per ribadire ancora una volta la necessità di attivare per il Carlo Urbani un servizio di vigilanza armata per il presidio del PS e per una ronda notturna giornaliera che possa sorvegliare i 17 accessi del nuovo ospedale; attualmente si entra e si esce dai vari accessi senza nessun problema, non vi sono  porte allarmate, ma  esiste  una sala monitor, chiusa a chiave, ove arrivano le immagini delle telecamere installate, senza però che nessun operatore le presidi e quindi assolutamente inutili ed inutilizzabili.

Fatti accaduti in passato rendono necessario detto servizio, in particolare al PS ove specialmente di notte si sono verificati atti violenti che hanno messo a repentaglio l’incolumità di pazienti e operatori.

Ricordiamo che al PS del vecchio ospedale del Viale vi è stato per anni un presidio della polizia.

Le nostre richieste, ripetute nel tempo, non hanno mai trovato accoglimento da parte della Direzione ASUR.

Succede però che nel mese di novembre, consultando l’Albo pretorio della ASUR Area Vasta 2 leggiamo, increduli, che il Direttore ha firmato due determine ( la 1619 e la 1641) per l’attivazione di un servizio di vigilanza armata per la sede di Fabriano (ospedale, Pronto Soccorso  e sede amm.va, valore appalto 176.732) e una per Ancona  (ex crass, Loreto, Castelfidardo e Chiaravalle).

E allora ci siamo chiesti  ma l’Ospedale di Jesi forse è meno importante di quello di Fabriano? Abbiamo quindi  scritto al Direttore chiedendo di attivare il servizio anche per  il Carlo Urbani, ma a tutt’oggi nessuna risposta.

Noi teniamo alta l’attenzione sulla questione e non molliamo la presa.

Pasquale Liguori coordinatore Tribunale dei diritti del malato 

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