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LETTERE&OPINIONI “AMPLIAMENTO DISCARICA DI MOIE, QUALI SONO LE REALI INTENZIONI DEGLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE DI MAIOLATI?”

MOIE, 10 luglio 2017 – Abbiamo letto la settimana scorsa il comunicato stampa del comune nel quale sono riportate alcune notizie contraddittorie riguardo le intenzioni dell’amministrazione di Moie ed altre incomplete o inesatte. Per cui siamo costretti ad intervenire di nuovo.

In primo luogo, nel comunicato stampa del Comune, teso a tranquillizzare la popolazione e a denunciare i “disinformatori” che generano inutili allarmismi, veniva riferito che la discarica, in seguito all’autorizzazione data dalla provincia ad innalzare la quota di rifiuti da abbancare nella vasca ormai piena e a cambiare il capping che la ricoprirà, avrebbe proseguito l’attività per altri due anni e che avrebbe chiuso entro la fine del 2019. Nell’ultima seduta della Commissione ambiente del Comune di Maiolati, di fronte a una specifica domanda posta al Sindaco dal consigliere di minoranza Guerro Leonardo sull’esistenza di un progetto di una mini vasca per raccogliere altri rifiuti speciali, lo stesso Domizioli affermava che non esistono progetti nè tantomeno in Giunta si sta parlando di questo.

Apprendiamo  invece oggi dalla stampa che è intenzione del vicesindaco Carbini realizzare  questa mini  vasca, come del resto noi avevamo già messo in guardia la popolazione, per proseguire l’interramento di rifiuti speciali almeno fino al 2022 per un complessivo di bel oltre i 183 000 metri cubi autorizzati attualmente dalla provincia. Precisiamo che l’importante non è tanto la durata dell’attività della discarica, ma la quantità di rifiuti che vi si vogliono interrare; più rifiuti sversati, tra l’altro in poco tempo, comporta un impatto sull’ambiente e di conseguenza sulla salute più incisivo. Ci domandiamo comunque qual è la verità? La discarica chiude nel 2019 o nel 2022? Esiste un piano per uscire definitivamente dalla logica dell’interramento?

Sarebbe ora che il Sindaco dica in modo chiaro quali sono le intenzioni di questa Amministrazione e metta bene in chiaro se intende veramente riconvertire l’attività della Sogenus per garantire, tra l’altro, il posto di lavoro dei dipendenti in modo duraturo o tenti il tutto per tutto per proseguire il più possibile questa irresponsabile politica di interramento dei rifiuti, per poi mandare tutti a casa quando il “vaso” sarà colmo.

In secondo luogo, nel comunicato del comune viene per l’ennesima volta ribadito che non c’è mai stato alcun inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno. Sull’aria però il Comune è smentito dai fatti: dalle osservazioni messe nero su bianco durante l’istruttoria per l’ampliamento della discarica è emerso che i sistemi di raccolta non riescono a captare al 100% il gas prodotto dalla discarica che quindi in parte si disperde nell’aria, per non parlare della centrali a biogas che esistono sul nostro territorio e che  comunque hanno  un impatto ambientale.

Per i terreni intorno e soprattutto per le acque sotterranee quali controlli sono stati fatti?

L’ISDE (International Society of Doctors for the Environment) evidenzia che le discariche generano problemi alle falde acquifere. I sindaci del territorio della Vallesina e soprattutto i sindaci dei territori a valle della discarica hanno mai fatto verifiche sullo stato   delle acque nelle falde del sottosuolo? Non sarebbe utile che i Sindaci si attivassero quanto prima per verificare se nelle acque dei pozzi del nostro territorio, molto usate per irrigare gli orti, esistano o meno agenti inquinanti e nel caso positivo verificarne la provenienza?

In terzo luogo, nel comunicato stampa del Comune viene affrontato il problema della salute dei cittadini in modo assolutamente parziale. Si sostiene che gli unici rifiuti pericolosi  interrati nella discarica “La Cornacchia” sono i rifiuti che contengono amianto, mentre tutti gli altri sarebbero innocui!!!Gli RSU, dove per anni è finito di tutto non essendoci la raccolta differenziata, e i rifiuti speciali provenienti dalle attività commerciali e industriali, compresi quelli della raffineria Api di Falconara (vedi documento XXIII n. 63 della XIII Legislatura/ 2001 ) per loro sarebbero innocui. Oggi gli amministratori del Comune di Maiolati si dicono disposti ad attivarsi (finalmente!!!!) per realizzare un’indagine su piccola area intorno alla discarica per rilevare solo ed esclusivamente l’incidenza sulla popolazione del mesotelioma.

In realtà la letteratura scientifica in merito alle discariche rileva problematiche sulla salute della popolazione residente vicino alle discariche, anche quelle correttamente gestite, per tutte le patologie: malattie cardio-vascolari, respiratorie, dell’apparato digerente, del sistema nervoso e  tumorali. Restringere l’indagine solo al mesotelioma che è legato all’esposizione all’amianto e soprattutto ha generalmente una incubazione lunghissima (quaranta’anni) è assolutamente limitativo. Chiediamo, invece, che venga fatta un’indagine epidemiologica completa e la Valutazione d’Impatto Sanitario della discarica prima di proseguire come nulla fosse l’attività di interramento per due o più anni.

Per il presidente del Comitato Civico

Claudio Conti

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