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Maiolati Spontini

LETTERE&OPINIONI “IL GIOCO DELLE TRE CARTE”

MAIOLATI – Il Sindaco Domizioli (o il Sindaco ombra Carbini?), vorrebbe fare il furbo con il giochetto delle tre carte, ma la cosa non gli riesce.
Chi porta da esempio, per le sue “virtù”, la SOGENUS in tutta Italia?!! I moltissimi soldi che la società “investe” in pubblicità di comodo ed, ovviamente, di parte!!
Che cosa ha “sottolineato in tutti gli atti e nelle assemblee pubbliche” l’amministrazione di Maiolati?!! Se almeno due terzi dei sindaci CIS, fino a qualche mese fa, non erano neppure a conoscenza del progetto del mega ampliamento di 15 ETTARI della discarica, figuriamoci quanto ne fossero informati i cittadini!!!
Una cosa, il Sindaco, dice giusta: “Maiolati Spontini ed il territorio non meritano questo!!”. E’ proprio vero, i nostri territori non meritano di essere martoriati per altri 12-15 anni con una montagna di rifiuti speciali, cosa che invece Domizioli e tutta la maggioranza si apprestano a fare!
E’ scorretto, inoltre, tirare in ballo le opere pubbliche per sviare il problema discarica. Innanzitutto, il recupero della Fornace non è stata un’idea di Domizioli o Carbini, ma dell’amministrazione che li ha preceduti, sia nel progetto che nello stanziamento dei fondi necessari. Ma il “nostro” non dovrebbe neppure parlare di “scuola a norma sismica” e di “sicurezza dei nostri ragazzi”, quando sarebbe sua intenzione costruire l’enorme vasca di rifiuti speciali “non pericolosi e pericolosi” A SOLI 1.100 METRI DI DISTANZA DAL NUOVO PLESSO SCOLASTICO!!!
Nei suoi commenti, Domizioli, in modo del tutto retorico, abusa del verbo “costruire”, invitando noi del M5S ad essere “costruttivi”. Ormai, però, tutti i cittadini dei nostri territori hanno capito ed hanno chiaro che la sola cosa che questa maggioranza ha a cuore è … “COSTRUIRE” QUINDICI ETTARI DI NUOVA DISCARICA!!
Inoltre, il Sindaco di Maiolati non smette di stupirci con i giochi di prestidigitazione alla Silvan e vorrebbe farci credere che l’attività di smaltimento dei rifiuti nella discarica di Moie “non ha subito alcun cambiamento” e che i rifiuti smaltiti “sono rimasti sempre gli stessi”. Domizioli furbescamente utilizza i verbi al passato, per quella che è stata e sarà la Cornacchia fino al prossimo affidamento a livello d’ambito della gestione degli RSU. Invece, i 15 ETTARI DI NUOVA che il Sindaco Domizioli e tutta la maggioranza vorrebbero realizzare a meno di 1.000 metri dal centro abitato SONO IL FUTURO!! I rifiuti che per altri 12-15 anni giungeranno a Moie da tutta la Regione ed oltre non si chiameranno “rifiuti solidi urbani” ma “rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi”, derivanti per lo più da attività industriali ed artigianali. Per lo smaltimento dell’amianto e della lana di roccia, la Cornacchia è addirittura l’unica discarica dell’intera Regione, a tale scopo adibita.
Già 6 anni fa, con l’entrata in vigore (sulla carta) della L.R. n. 24/2009, l’allora sindaco Carbini aveva capito dove sarebbe andato a parare il “business” di Maiolati riguardo al ciclo dei rifiuti: il futuro stava negli “speciali”. L’amministrazione maiolatese, addirittura, rinunciò ai Fondi FAS assegnati al nostro Comune dalla Regione per il tramite della Provincia per costruire l’impianto di trattamento degli RSU presso la Cornacchia. Tale denaro fu dirottato a Corinaldo dove venne deciso, in sede d’ATA, di realizzare l’impianto di TMB del secco. Tutta questa “magnanimità e generosità” da parte del Comune di Maiolati … in cambio di altri 15 ettari e 12-15 anni di interramenti. Dentro l’ATA questo “interscambio” passò quasi fosse una cosa spontanea, nata dall’approfondimento della problematica da parte dei sindaci. Invece, fu esclusivamente una pappa già cotta, un accordo tra l’allora Sindaco di Maiolati, la Provincia ed alcuni altri sindaci dei Comuni più influenti. L’impianto di trattamento del secco, per come era stato studiato per Maiolati (sistema di riciclaggio non spinto) non avrebbe garantito i guadagni di una discarica, per cui il solo canone di affitto del terreno frutta al Comune di Maiolati proventi pari ad oltre il 40% dell’intero fatturato Sogenus (svariati milioni di euro all’anno)! Per di più, all’interno del CIS, i sindaci avevano avanzato pretese economiche nella gestione del realizzando impianto di trattamento, cosa per niente gradita ai nostri cari amministratori.
Pertanto, per quanto il Sindaco e la sua ombra si sforzino di rigirare le tre carte, con funambolici giochi di prestidigitazione, non riescono a mascherare che tutte le scelte e le decisioni passate e quelle future che l’amministrazione comunale (nonostante linee di indirizzo e buoni propositi votati dal Consiglio) vorrebbe imporre ai cittadini sono “ispirate” esclusivamente dalla melodia, non proprio spontiniana, di sole due note: il SOL e il DO!

M5S Maiolati Spontini

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