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Maiolati Spontini

LETTERE&OPINIONI MAIOLATI, LA REPLICA DEL SINDACO DOMIZIOLI AGLI INTERVENTI DEI COMITATI SULLA DISCARICA

MAIOLATI, 25 giugno 2018 – In risposta ai due articoli dei Comitati apparsi sulla stampa locale nei giorni scorsi, dove venivano citate presunte mancanze nelle operazioni di ricopertura giornaliera dei rifiuti, corre l’obbligo specificare che da un sopralluogo effettuato la manutenzione del sito è risultata in regola con i vincoli previsti dalle normative. Utilizzare un episodio dello scorso ottobre, dove a seguito di giornate di forte vento vennero scattate fotografie dell’impianto di discarica, in cui si vedono delle buste di plastica rimaste imprigionate dalla doppia recinzione posta appositamente allo scopo, è quanto mai scorretto.

Durante la tritovagliatura del rifiuto è naturale che si crei pulviscolo, infatti tale tipo di  operazione viene sospesa nei giorni di forte vento proprio per evitarne la dispersione. Mettersi, durante le operazioni di copertura, a fotografare artatamente le buste di plastica rimaste impigliate nelle reti altro non dimostra che le barriere poste dalla Sogenus sono risultate utili e efficaci allo scopo.

Assistiamo sempre più spesso a una costante confusione tra libertà d’espressione e calunnia, con annessa inversione dell’onere della prova. Io intanto accuso e poi all’altro spetta difendersi. I titoli a effetto non rispecchiano certamente la realtà né evidenziano il lavoro e l’impegno di tanti. Il rischio è quello di creare un clima di tensione e paura perenne che se non contrastato rischia di annebbiare la capacità di ragionamento.

In relazione all’applicazione del principio di precauzione e alla tutela della salute così come previsto dall’art 32 della Costituzione, rifiutiamo come anche i giudici del TAR Marche hanno rifiutato nella sentenza dello scorso 5 febbraio, le false e strumentali interpretazioni dell’Associazione ACU Marche e riportiamo nuovamente il concetto espresso nella sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale: “Come è abbastanza agevole osservare, il principio di precauzione non costituisce di per sé un parametro di legittimità dei provvedimenti in materia di V.A.S./V.I.A./A.I.A., trattandosi di un concetto giuridico indeterminato che non può essere ovviamente applicato nel senso patrocinato in ricorso, pena il sostanziale blocco di qualsiasi attività umana potenzialmente idonea ad incidere sulla salute umana”.

E continua affermando che “Il principio de quo diviene invece un utile parametro di valutazione laddove esistano documentati rischi per la salute umana derivanti da attività in grado di produrre emissioni nocive per le matrici ambientali sensibili o direttamente per l’uomo”. La discarica di Maiolati Spontini esiste da molti anni, per cui sono disponibili dati statistici significativi, dati che mai fino ad oggi hanno segnalato una qualsiasi forma di inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo. I parametri di legge e quelli di controllo interni ancor più restrittivi, non sono mai stati raggiunti o superati. La nostra è una discarica gestita al meglio e proprio per questo è stata e rappresenta tutt’oggi una risorsa del nostro territorio.

Altro passaggio cruciale è l’affermazione contenuta in sentenza: “La situazione non è pertanto paragonabile nemmeno lontanamente a quella del noto sito di Malagrotta (che serve il territorio della Capitale), al quale si riferiscono gli studi epidemiologici citati in ricorso”.

Il sindaco

Umberto Domizioli

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