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il parere dell’esperto

MEDICINA ANEMIA DA CARENZA DI FERRO

Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione. 

 

Dr. Francesco Picardi già Direttore Servizio Trasfusionale Ospedale “S. Salvatore” di Pesaro

 

 

 

ANEMIA DA CARENZA DI FERRO ANCHE DETTA SIDEROPENICA

 

Il ferro è il minerale maggiormente presente nell’organismo (circa 4 gr.) e normalmente le perdite giornaliere sono compensate da un pari assorbimento.

Innanzitutto chiariamo cos’è una anemia. Molti ritengono che essa sia la riduzione del numero dei globuli rossi. Non è così. L’anemia è il ridotto valore dell’emoglobina (Hb) che è la sostanza (pigmento di colore rosso) contenuta nei globuli rossi che permette il trasporto dell’ossigeno dai polmoni agli organi periferici e dell’anidride carbonica da questi ai polmoni, dove avviene il loro scambio. In pratica è la sostanza che consente la respirazione cellulare. Nella donna i valori normali dell’Hb sono 12-14 gr/100 mL; nell’uomo 13,5-16 gr/100 mL.

Per l’organismo il ferro è l’elemento fondamentale per poter sintetizzare l’Hb; in mancanza di ferro viene sintetizzata meno Hb ed i globuli rossi appaiono, in uno striscio di sangue, “meno colorati”; tant’è che si parla anche di “anemia ipocromica: dal greco: ipo= meno e croma= colore)

In una anemia da carenza di ferro, quindi con un ridotto valore dell’Hb,  il numero dei globuli rossi può anche essere maggiore dei valori normali di riferimento e questo induce molte persone a non ritenersi anemiche.

Questo tipo di anemia si contraddistingue per un normale o aumentato numero di globuli rossi, un ridotto valore di emoglobina, un ridotto valore dell’ematocrito (rappresenta la % delle cellule presente in un volume di sangue) e globuli rossi più piccoli di volume (ridotto MCV= volume corpuscolare medio); tant’è che questo tipo di anemia viene definita microcitica (sempre dal greco micro= piccolo e cito= cellula).

Altri parametri dell’emocromo che risultano alterati, in quanto inferiori ai valori di normalità, sono  l’MCH (contenuto medio di Hb= il valore dell’Hb diviso per il numero dei globuli rossi) e l’MCHC (concentrazione corpuscolare media di Hb= valore dell’emoglobina diviso per il valore dell’ematocrito)

Quali sono le cause che determinano una anemia da carenza di ferro? Le cause più frequenti nelle donne sono: la gravidanza, le emorragie uterine (per frequenti ed abbondanti mestruazioni o per presenza di fibromi). In ambedue i sessi perdite di sangue per emorroidi o per patologie intestinali (poliposi o patologie neoplastiche), malattie infiammatorie dello stomaco e/o dell’intestino che ne impediscono l’assorbimento, frequenti donazioni di sangue o una dieta incongrua.

I parametri di laboratorio che la caratterizzano, a parte i valori dell’emocromo di cui si è già detto, sono: un ridotto tasso della ferritina (rappresenta il ferro di riserva dell’organismo), un aumento della transferrina (la proteina che trasporta il ferro; mancando il ferro la proteina circola in forma libera in maggior quantità), un ridotto tasso della sideremia (rappresenta la quota di ferro trasportato dalla transferrina).

Essendo un’anemia che si instaura lentamente nel tempo l’organismo si adatta al progressivo calo dell’Hb al punto che quando il paziente si presenta dal medico con i classici sintomi dell’anemia: pallore, astenia, cardiopalmo e dispnea il valore dell’Hb può essere decisamente basso. E’ personale il riscontro di una proprietaria di in un negozio di frutta e verdura che si lamentava per la spossatezza che provava dopo aver scaricato “una sola cassetta di frutta”. La sua Hb era scesa a 4 gr/100 mL!!!

Cosa fare in caso di riscontro di una anemia da carenza di ferro? Innanzitutto identificare la causa con il proprio medico curante che attiverà: una visita ginecologica per le patologie uterine, una   ispezione rettale per valutare la presenza di emorroidi, la ricerca di sangue occulto nelle feci per evidenziare microperdite del colon-retto, che andranno successivamente indagate tramite colonscopia, indagini mirate a verificare eventuali cause di malassorbimento. In caso di frequenti donazioni di sangue si indirizzerà il donatore ad effettuare donazioni di plasma che non intaccano le riserve del ferro.

La terapia? Individuata la causa occorrerà ripristinare le riserve di ferro. Non vanno categoricamente  prescritte iniezioni intramuscolari!!! La terapia di elezione è quella per bocca da praticare per un congruo periodo di tempo (mesi). In caso di valori particolarmente bassi di Hb (come il caso descritto), di intolleranza o cattivo assorbimento si può ricorrere a quella endovenosa che, per legge, va effettuata in un “ambulatorio sanitario protetto” per prontamente contrastare eventuali reazioni avverse.

Dr. Francesco Picardi

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