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MOIE “COME GOVERNARE I FLUSSI MIGRATORI”, DOPPIO INCONTRO PER ILLUSTRARE IL PROGETTO SPRAR

MOIE, 21 maggio 2018 – L’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Asp – Ambito 9, organizza due incontri, nella frazione di Moie e nel capoluogo, per presentare il progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, cui Maiolati Spontini ha aderito insieme ad altri 21 Comuni del territorio. Un progetto gestito a livello territoriale dall’Asp 9 e che vede Jesi come Comune capofila. “Come governare i flussi migratori” è il tema degli incontri, rivolti alla cittadinanza, previsti per lunedì 21 maggio, alle ore 21,15, nella Sala comunale 6001 a Moie e per mercoledì 23 maggio, alla stessa ora, nei locali dell’ex palestra nel capoluogo. Saranno presenti il sindaco Umberto Domizioli, la Giunta comunale, il direttore dell’Asp 9 – Jesi Franco Pesaresi, Sascha Smerzini della cooperativa CoosMarche e Marco Galeazzi della cooperativa Vivere Verde.

Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati è costituito dalla rete degli enti locali che, per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata, accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che prevedendo anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

“I progetti territoriali dello Sprar vedono la diretta partecipazione degli attori presenti sul territorio, a partire dai Comuni – sottolinea l’assessore comunale ai Servizi sociali Irene Bini – e hanno l’obiettivo di costruire e rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità, oltre che favorire la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari”.  Il progetto prevede un tetto massimo di arrivi, che per il territorio del comune di Maiolati Spontini è di 21, di migranti richiedenti asilo e rifugiati. Una cifra, questa, calibrata sul numero della popolazione residente e finalizzata a realizzare al meglio progetti di integrazione e di accoglienza. “Sono già stati individuati ed autorizzati due appartamenti – spiega l’assessore Bini – per consentire l’accoglienza, al momento, di un massimo di dieci richiedenti asilo. Saranno distribuiti in un’abitazione a Moie e in un’altra nel capoluogo. A coordinare il progetto sarà l’Asp 9 mentre a gestire i diversi aspetti dell’accoglienza, che prevede anche inserimenti lavorativi e tirocini formativi, sarà la rete di cooperative che ha vinto l’appalto”.

L’Amministrazione sta intanto valutando alcune possibilità di inserimento “ad esempio in attività pratiche legate all’organizzazione del Comune – spiega sempre l’assessore Bini – come le piccole manutenzioni e il mantenimento dell’igiene urbana e del verde. Ciò non toglie che sarà valutato caso per caso a seconda delle competenze che i migranti richiedenti asilo possiedono. Siamo certi che questo percorso aiuterà loro ad integrarsi e la cittadinanza ad accoglierli in maniera positiva e senza pregiudizi”.

Nel corso del periodo di accoglienza le persone vengono sostenute anche nell’apprendimento della lingua italiana, nell’accesso al sistema sanitario nazionale e appunto nell’inserimento al lavoro attraverso tirocini formativi e supporto alla ricerca di un’occupazione, con inserimenti in laboratori che permettono la socializzazione e un’apertura verso il contesto esterno.

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