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Cronaca

SAN PAOLO DI JESI RAGAZZE DA MARITARE, È IL MOMENTO DELLA “CAVATA DELLE ZITELLE”

SAN PAOLO DI JESI, 18 ottobre 2015  – Con i tempi che corrono anche una dote da 500 euro è benvenuta. E nel piccolo paese della Vallesina, rispettando le volontà testamentarie di don Antonio Agabiti, prevosto di San Paolo agli inizi del Settecento, si rinnova oggi pomeriggio (18 ottobre) il rituale della “Cavata delle zitelle”. Lo scopo è l’assegnazione di una dote in denaro (516 euro, cioè un milione delle vecchie lire) a due giovani, di età compresa tra i 18 ed i 28 anni, non ancora sposate.
Si inizia con l’imbossolamento, cioè l’inserimento in un’urna dei nomi delle giovani “da maritare” del paese, e la cavata, cioè l’estrazione a sorte dei nomi delle due ragazze che riceveranno la dote. L’estrazione avviene in genere fra una decina di residenti, in possesso dei requisiti richiesti. Ma non basta l’età. Si deve dimostrare di essere “di sani principi morali”, come recita il testamento del religioso, e accettare la condizione di entrare in possesso della somma “solo dopo nove mesi dalla data del matrimonio”. Oltre che protagoniste del rito, le zitelle parteciperanno ad una sfilata in costume e alla gara di pigiatura. Quest’anno, per la prima volta, saranno condotte dal sindaco nella piazza centrale del paese con un carro trainato da cavalli bianchi.

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