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Cronaca

SAN PAOLO GLI SCOLARI IMPARANO A COLTIVARE L’ORTO DELLA BIODIVERSITÀ

SAN PAOLO DI JESI, 9 giugno 2015 – Ha avuto inizio nel mese di maggio la prima fase del progetto che vede come protagonisti gli alunni della scuola primaria di San Paolo di Jesi e la biofattoria l’Aia di Radicioni Daniela. L’iniziativa, che è stata finanziata dalla regione Marche ed avrà durata di un anno,è stata lanciata dall’incontro con un esperto di biodiversità, il sig. Lo Giudice Edoardo, che ha informato gli alunni circa l’esistenza di molteplici varietà delle specie vegetali ed ha proposto ai bambini di divenire Seed Saver ossia Salvatori di semi. Il progetto infatti,prevede la realizzazione di un orto all’interno della fattoria dove i bambini delle classi seconde e terze si occuperanno di piantare i semi della melanzana rossa rotonda, del peperone Jimmi Nardello e del peperoncino Bianco Abbanero detto anche White Giant, mentre i bambini delle classi prime, quarte e quinte pianteranno i semi del pomodoro di Monte San Vito, una varietà che si conserva per molti mesi in cantina, del pomodoro blu, e del pomodoro Yellow Pear. La fase successiva alla semina sarà la cura delle piantine e la raccolta dei prodotti che avverranno durante il periodo delle vacanze estive, quando i bambini potranno recarsi presso la fattoria accompagnati dai familiari e coadiuvati dal personale presente in azienda. Oltre alle specie erbacee sopra menzionate, tutelate dalla legge sulla biodiversità agraria nelle Marche, gli alunni saranno accompagnati a porre la loro attenzione alle specie arboree presenti nella fattoria, quali le visciole e gli ulivi secolari, per analizzarne le fasi vegetative e le caratteristiche dei relativi prodotti. Gli alunni potranno partecipare alla realizzazione del noto vino di visciola, di confetture, liquori, tisane. Durante l’arco del prossimo anno scolastico il progetto si svilupperà anche attraverso altri incontri con esperti, volti alla conoscenza di piante officinali, delle erbe di campo, della modalità della realizzazione e dell’uso del compost ottenuto con scarti alimentari, della trasformazione dei prodotti ottenuti in ricette tipiche suggerite da mamme e nonne. Il progetto si concluderà con un convegno aperto a tutti in cui verranno presentate le attività svolte e il materiale prodotto dagli alunni e sarà incentrato sul tema del benessere psico-fisico. Sarà possibile in quell’occasione assaggiare parte dei prodotti raccolti dagli alunni.
(Giovanna Ortolani)

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