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Cronaca

SASSOFERRATO TAGLIO DEL NASTRO, IL SALVI TORNA A CASA

SASSOFERRATO, 17 giugno 2017 – Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, è tornato davvero a casa. Con il taglio del nastro avvenuto nel pomeriggio di oggi la sua “Devota Bellezza” ha trovato dimora presso il palazzo degli Scalzi della piccola cittadina marchigiana.

Sì perchè è proprio Sassoferrato la terra d’origine del Salvi, artista unico ed uno dei più grandi della sua epoca come ricordava il critico Federico Zeri e come ha spiegato Stefano Papetti, che con Francois Macè de Lepinay è uno dei curatori.Tra i capolavori esposti la Santa Lucia da Palazzo Ghigi di Ariccia, il Ritratto di Cardinale del Museo d’Arte Medievale e Moderna di Padova, e il Gesù Cristo Crocefisso con la Madonna e San Giovanni Evangelista della Civica Raccolta d’Arte di Sassoferrato.

“L’immagine del Sassoferrato è molto più complessa – spiegato il Stefano Papetti – grandi pale d’altare, ritratti, quadri di devozione. Proprio di queste ne abbiamo molte autografe che sembrano identiche in ogni minimo dettaglio, ma se osserviamo con attenzione la Madonna Addolorata che abbiamo in mostra e con due redazioni diverse, si potranno notare piccolissime variazione di colore. Possiamo quindi dire che il Sassoferrato ha anticipato Andy Warhol con i suoi dipinti con l’immagine di Marylin. La bellezza del Sassoferato era ed è una bellezza morale. Uno dei grandissimi della sua epoca e tra i più presenti nelle collezioni del mondo”.

 

Fiore all’occhiello della mostra gli oltre 20 disegni arrivati direttamente dal Castello di Windsor, dalla collezione privata di Sua Altezza la Regina d’Inghilterra  Elisabetta II. Immediato è scattato il ricordo di come la “sfida” ai disegni inglesi del Salvi sia stata lanciata, con il Sindaco di Sassoferrato Ugo Pesciarelli in prima fila per cercare di convincere la Regina di Inghilterra.

“Tutto è nato a seguito di una intuizione lanciata dal presidente della fondazione Carifac Marco Ottaviani, che ha proposto un paio di anni fa di aiutura ad organzzire una mostra sul Sassoferrato solo se fossimo riusciti ad ottenere i disegni in possesso della Regina d’Inghilterra. Importante poi è stato il sostegno del  Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ha messo a disposizione il know-how dei tecnici del ministero. E poi la soddisfazione unica di aver ricevuto una lettera da Carlo d’Inghilterra, il Principe del Galles, l’erede al trono, che ci ha fatto sapere che la Corona era entusiasta di vedere le opere del Salvi proprio nella sua città d’origine”.

La mostra sarà aperta fino al prossimo 5 novembre e l’obbiettivo dichiarato è quello di arrivare a toccare “quota” 25.000 visitatori.

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