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SERRA SAN QUIRICO ALTRO CAPRIOLO RISCHIA DI AFFOGARE, TIRATO IN SALVO CON UNA CORDA DA DUE DONNE

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SERRA SAN QUIRICO, 25 maggio 2018 – Solo l’altro ieri 23 maggio un povero animale, un capriolo maschio, era stato avvistato che giaceva sul fondo del canale di scolo e prontamente sono stati allertati i carabinieri forestali di Genga, i quali, a loro volta, hanno richiesto l’intervento della Polizia Provinciale e dei Vigili del Fuoco di Jesi.

Il capriolo è stato sollevato, bendato, e appoggiato su un prato adiacente l’impianto, ma, non si è prontamente rialzato come si sperava. Non riusciva a muovere le zampe posteriori. Così era stato chiamato il CRAS Enpa di Genga, il quale aveva provveduto al recupero e al trasporto presso le proprie strutture per le cure del caso.

Sul posto alcuni cittadini residenti in zona, i quali per l’ennesima volta si erano trovati spettatori di uno scenario ormai consueto che, forse, si poteva evitare.

 

Sono trascorse solo 24 ore e la cosa, purtroppo, si è ripetuta. Ieri infatti altri caprioli sono annegati ed altri ancora hanno rischiato di farlo.

Su quest’ultimo episodio la testimonianza di una donna che era a passeggio con la propria figlia nella zona: “Stavamo passeggiando quando abbiamo notato il capriolo in acqua che stava affogando” Ci ha riferito proseguendo “Con una corda ci siamo adoperate per agganciarlo e portarlo fuori rischiando anche di cadere noi in acqua. Nel frattempo abbiamo allertato il corpo forestale, i vigili del fuoco ed alcuni operai dell’Enel che sono prontamente intervenuti. Tutti i giorni succedono queste cose, anche questa mattina come ieri. Qui è necessario, anzi obbligatorio, mettere la rete lungo tutto il canale invaso da erba e spini e gli animali praticamente cadono in una trappola. E’ pericoloso anche per le persone”. Chi deve intervenire? “Non lo so ma mi pare che si passano la palla uno con l’altro senza che si faccia qualcosa di concreto quando invece il tempo è davvero scaduto. In questo momento mentre parlo con voi un signore sta facendo il massaggio al povero capriolo nel tentativo di fargli sputare tutta l’acqua che ha bevuto. Una scena che non si può vedere, una scena da brivido, impossibile! Bisogna non solo denunciare ma fare casino. A Sant’Elena ci sono anche i bambini che giocano con la bicicletta in prossimità del canale e se dovessero cadere dentro contro chi ce la dovremo prendere. Ricordo che alcuni anni fa una donna in auto è andata fuori finendo dentro e morendo. Davvero qualcuno pensa che si possa continuare con questo stillicidio di poveri animali?”

evasio santoni

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