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Cronaca

SERRA SAN QUIRICO DONNA ATTACCATA DAI CINGHIALI: “LA BUROCRAZIA E’ PIU’ PERICOLOSA DEGLI ANIMALI”

SERRA SAN QUIRICO, 13 giugno 2017 Inseguita dai cinghiali si salva dall’attacco arrampicandosi su un palo. E’ la disavventura vissuta da Patrizia Paccusse, una imprenditrice agricola che nel pomeriggio di ieri (lunedì) era intenta a lavorare nella sua vigna.

Questo il racconto della donna: “Stavo lavorando in vigna quando il cagnolino che avevo con me ha iniziato ad abbaiare; mi sono girata e mi sono trovata davanti una quindicina di cinghiali, con quattro femmine che mi hanno puntata e attaccata. Per fortuna sono riuscita a salire su uno dei pali della vigna e lì ho atteso che se ne andassero”. Ma la disavventura della signora Paccusse non è finita con l’allontanarsi degli animali, è proseguita. Questa volta ha dovuto scontrarsi con la burocrazia (ben più pericolosa dei cinghiali). E’ accaduto nel momento in cui la signora ha provato a denunciare all’accaduto; “dalla Provincia – racconta – mi sono sentita rispondere che, abitando in campagna, è normale che si possano incontrare dei cinghiali”. Sacrosanta verità, visto che la protagonista di questa disavventura “ha perso il conto dei danni che gli animali selvatici le hanno causato in vigna, con una situazione aggravata dal fatto di avere il terreno in area protetta, ormai ridotta a far west”. Sulla questione prende posizione, ancora una volta, Coldiretti Marche che da ormai troppo tempo chiede alle autorità di adottare provvedimenti finalizzati alla riduzione della presenza di un numero eccessivo di cinghiali nelle campagne marchigiane. “Coldiretti – si legge in una nota – chiede la piena applicazione dell’articolo 25 della legge sulla caccia, con l’adozione di un piano di controllo attuabile in ogni periodo dell’anno su tutto il territorio regionale, comprese le aree protette, in piena sinergia e collaborazione tra istituzioni, ATC, Cacciatori, agricoltori e ambientalisti, ma occorre anche dare la possibilità agli agricoltori di difendere le colture minacciate, dando la possibilità a quelli muniti di tesserino di caccia, di abbattere i cinghiali all’interno delle proprie aziende”. In altre parole si potrebbe pensare di allargare ai cinghiali la recente normativa sulla difesa della propria abitazione dall’intrusione di soggetti pericolosi.

Al di la delle battute resta un fatto importante; secondo Coldiretti, infatti, i danni provocati dai cinghiali “agli agricoltori e ai cittadini della regione”  ammonterebbero a “circa 6 milioni di euro, tra danni diretti ed indiretti a cereali, legumi, ortaggi, vigneti, ma anche ad automobili e persone, senza dimenticare i problemi dell’assetto idrogeologico del territorio”.

 

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