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Cronaca

JESI SGOMINATA BANDA DI FRODATORI INFORMATICI IN AZIONE NELLA SALA SLOT DEL “PARADISE”

JESI, 1 marzo 2016Riuscito blitz dei carabinieri, questa notte, che hanno coronato con successo una operazione che portavano avanti da due mesi.

L’aliquota radiomobile della Compagnia carabinieri di Jesi, diretta dal maresciallo Roberto Scarpone e coordinata dal tenente Maurizio Dino-Guida, stava tentando di incastrare alcuni giovani che periodicamente si erano resi responsabili del reato di frode informatica all’interno della sala slotParadise” di Monsano.
Ad accorgersi gli stessi militari, che da diverso tempo seguivano un gruppo di 5 giovani tra i 20 e i 23 anni, composto da due albanesi e tre italiani, i quali puntualmente erano soliti vincere cospicue somme di denaro.
E’ stato sufficiente guardare attentamente le registrazioni delle telecamere installate all’interno, per accorgersi che il gruppo, dopo essersi attestato su 5 delle 8 postazioni della roulette, dopo aver scelto il numero, a partita avviata, utilizzando uno strumento acuminato, successivamente accertato essere la chiave di un’auto, facevano leva sul vetro del cilindro, la ruota e, dopo averlo sollevato, con un’operazione repentina tale da non essere visibile se non guardando attentamente le registrazioni, posizionavano la pallina sul numero sul quale avevano puntato, originando quindi una vincita. Ovviamente, tutti insieme sceglievano solo e soltanto un numero, che solitamente era lo zero verde.
Questa notte, verso l’una e trenta, i militari hanno atteso che il gruppo come di consueto entrasse nuovamente nella sala slot per sorprenderli in flagranza di reato.
Determinante è stata anche la collaborazione del titolare, il quale, nel quantificare il danno approssimativamente in 22.000,00 euro circa, ha sporto formale querela nei confronti dei giovani, alcuni noti ai militari, in capo ai quali è stata inoltrata informativa alla Procura della repubblica di Ancona, addebitando ad ognuno ed in concorso tra loro il reato di frode informatica continuata.
Sono in corso tutt’ora indagini per verificare se analoga frode informatica sia stata messa a segno anche in altre località della provincia.

(p.n.)

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