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Cronaca

JESI BACCI PRENDE POSIZIONE SUGLI ATTI VANDALICI: “UN PROBLEMA DI EDUCAZIONE CIVICA E POI VIDEOSORVEGLIANZA CAPILLARE”

JESI, 14 luglio 2017 – Della questione vandali, e soprattutto quello che nelle ultime settimane sono stati i danni causati al parco ed alle suppellettili dei giardini pubblici, si sta interessando non solo le forze dell’ordine ma anche la politica. Perché quello del vandalismo è un fenomeno vasto e complicato.

Serve un freno, serve che il senso civico prevalga sulle bravate e sul vandalismo, serve una corretta educazione, una presa di coscienza e di posizione netta e ferma.

Dopo la pubblicazione nei giorni scorsi del video che riprendeva gesti atti contro il Monumento ai Caduti ai giardini pubblici di viale Cavallotti ci sono pervenute molte segnalazioni e altrettanti commenti.

Su tutti ne riportiamo uno di un genitore che ci ha scritto: “Più che ragazzini sono piccoli delinquenti, anche noi siamo stati ragazzini ma non abbiamo mai distrutto nulla specialmente cose pubbliche, la colpa è dei genitori che non sanno educarli o forse sono come loro. Mia figlia che ha 9 anni persino lei ci è rimasta male a vedere quei danni ai giardini e mi chiedeva chi fosse stato e perché. Penso anche che nonostante l’età abbia più cervello”.

La lotta per sconfiggere tale fenomeno parte dall’educazione all’interno della famiglia, dalla scuola, dall’educazione civica che sicuramente ha molti contenuti a partire dal rispetto sia del monumento che della persona.

“Il problema è generale – ci ha detto il sindaco di Jesi Massimo Bacci – e non riguarda solo la nostra città. Nelle settimane scorse, se ben ricordiamo, in Ancona hanno addirittura dato fuoco ad un bosco a Posatora. Dal mio punto di vista vedo alcune soluzioni immediate da poter adottare. La prima attività da fare è, come abbiamo anche proposto in campagna elettorale, dotare la città di video sorveglianza capillare. Poi, con l’ausilio delle forze dell’ordine e degli educatori, capire e superare quello che è il disagio giovanile. In questo ambito anche la presenza nella Giunta appena nominata di un Assessore che si occupa specificatamente di servizi educativi pensiamo possa aiutare a trovare le soluzioni migliori. Ma dobbiamo ripartire tutti dal senso civico, dall’educazione civica, che va rimessa al centro di tutto, ed il contatto con la scuola va assolutamente ripreso. Adottare poi una forte deterrenza: lo dico con amarezza ma è necessario impegnare anche e soprattutto le forze dell’ordine. Personalmente e l’amministrazione tutta cercheremo di fare la nostra parte. Si deve partire comunque dalla base, dalla famiglia,  dalla scuola”.

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