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Cronaca

JESI IL 5% DEI BAMBINI DA ZERO A SEI ANNI NON SONO IN REGOLA CON LE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE

JESI, 13 marzo 2018 – É scaduto sabato 10 marzo il termine ultimo per la presentazione della documentazione riguardo le vaccinazioni obbligatorie dei più piccoli, da zero a sei anni.

Di fatto, ora, i  dirigenti scolastici potranno impedire l’accesso alle scuole dell’infanzia ai bambini  non ancora coperti dai dieci vaccini obbligatori e per i quali i genitori non presentino nemmeno la richiesta di appuntamento alla Asl.

“Siamo ad un buon punto, ad oggi meno del 5% delle famiglie sembra non essere in regola ma stiamo ancora confrontando i dati che giungono dall’ Asur e dai servizi educativi per l’aggiornamento ” cosi dichiara l’ assessore Marisa Campanelli che precisa “coloro che ad oggi  non sono in regola hanno ancora 10 giorni di tempo per prendere appuntamento con il personale dell’area vaccini e presentare quindi  regolare documentazione” conclude “ad oggi non risultano problematiche particolari negli asili nido  e nelle scuole materne”.

Nelle Marche invece  mancano  all’appello ancora poco meno dell’8% delle famiglie.  Su una popolazione di  226.735 bambini e ragazzi dai 0 ai 16 anni  alla data del 31.12.2017 risultano inadempienti per quanto riguarda difterite, tetano e pertosse (DTP)  il 6,1% del totale pari a 13.941 unità, e per morbillo rosolia ed epatite(MPR)  il 7,8% pari a 17.734 unità.  Di questi una buona parte sono già stati prenotati.

Le regole sono quelle previste dalla circolare del Ministero del  27 febbraio che fissava al 10 marzo il termine della consegna dei documenti che dice “ i genitori che per iscrivere i figli a scuola hanno presentato la dichiarazione sostitutiva dovevano “presentare ai servizi educativi per l’infanzia, alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai centri di formazione professionale regionale e alle scuole private non paritarie la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie” vale a dire ” copia del libretto delle vaccinazioni timbrato dal competente servizio della ASL o il certificato vaccinale oppure l’attestazione datata rilasciata dal competente servizio della ASL, che indichi se il soggetto sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste per l’età“. Se la vaccinazione non è ancora stata eseguita ma si è preso un appuntamento con la Asl si potrà frequentare la scuola  i genitori in alternativa dovranno “dare prova, con documentazione rilasciata dalla Azienda sanitaria locale, di aver presentato alla medesima Azienda la richiesta di effettuazione delle vaccinazioni e che la somministrazione di queste ultime sia stata fissata successivamente alla predetta data. I genitori sono tenuti, non appena assolto l’obbligo vaccinale, a produrre idonea documentazione comprovante l’avvenuto adempimento. La presentazione, entro il 10 marzo 2018, della documentazione sopra riportata costituisce requisito per continuare a frequentare, fino alla fine dell’anno scolastico o del calendario annuale, i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie“.

Se non si è in regola, i bambini  non potranno entrare in classe ed i genitori riceveranno una comunicazione da parte della scuola e il  bambino verrà riammesso a scuola una volta che verrà  presentata la documentazione.

E tra le famiglie jesine inadempienti c’è chi  dice di aver ricevuto ieri una chiamata dal personale scolastico che informava che, non essendo in regola con i certificati invitava  a verificare la consegna della documentazione e, in alcuni casi, di tenere il bambino a casa.

cristina amici degli elci

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