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Alluvione Anche il campione Pecco Bagnaia alla “risorta” Taverna dei Guelfi

Devastata da fango e acqua col titolare Maurizio Pellegrini che aveva rischiato la vita, la voglia di tornare a ricevere clienti e amici è stata più forte

di Gianluca Fenucci

Senigallia, 9 dicembre 2022 – Meno di tre mesi fa, nella serata tra il 15 e il 16 settembre, aveva vissuto l’apocalisse e il dramma più cupo.

Maurizio Pergolini, 56 anni, residente a Chiaravalle e titolare alle Grazie sulla Provinciale Corinaldese del prestigioso ristorante La Taverna dei Guelfi, rinomato per le sue carni prelibate, aveva letteralmente visto la morte in faccia.

«Ero rimasto aggrappato a una grondaia per 3 ore mentre il livello dell’acqua e del fango cresceva velocemente fino ad arrivare a oltre un metro e mezzo e solo l’intervento dei Vigili del Fuoco mi ha salvato la vita».

A meno di tre mesi da quella drammatica notte Pergolini è ripartito di slancio, con l’entusiasmo di sempre e La Taverna dei Guelfi, aperta a Senigallia dal 2010 dopo essere stata inaugurata a Camerata, è tornata all’antico splendore.

«Sono stato in dubbio se riaprire o chiudere i battenti – dice Maurizio Pergolini – a causa dei troppi danni e degli inesistenti aiuti economici provenienti dalle istituzioni. Solo di attrezzature, frigoriferi, abbattitori, fornelli, congelatori, piastre, lavastoviglie, ho avuto 108 mila euro di danni: era tutto da buttare. Ma la voglia di tornare e di ricevere nuovamente i miei clienti affezionati è stata più forte di ogni paura e di ogni dubbio e anche grazie all’aiuto di amici e dipendenti siamo qui, pronti a servire le nostre pietanze».

E mercoledì scorso alla Taverna dei Guelfi, a salutare affettuosamente Maurizio Pergolini, è arrivato anche Francesco “Pecco” Bagnaia, fresco campione del mondo in MotoGP con la Ducati.

I due sono amici anche perché Pergolini è un grande appassionato delle moto e delle gare e, quando può, non perde occasione di seguire i suoi idoli, diversi dei quali sono diventati suoi amici.

«Anche da tutti loro, ad esempio da Mauro Sanchini il commentatore tv, ho ricevuto aiuti e stimoli per riaprire l’attività ma è stata soprattutto la gente comune e gli amici che frequentano e apprezzano la Taverna dei Guelfi a darmi la forza di riaprire i battenti. Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo ripulito i locali e abbiamo ricominciato il lavoro che amiamo».

Ha ancora i brividi il ristoratore se ripensa a quei drammatici momenti.

«Erano giunte notizie di bombe d’acqua e allagamenti verso Sassoferrato: avevo il locale e le camere piene e la gente ha cominciato a preoccuparsi. Allora avevo fatto spostare le auto dei dipendenti e dei clienti che rimanevano a dormire da noi sul lato di accesso del ristorante che è rialzato ma non ho spostato la mia perché ho dedicato del tempo a perlustrare l’area. Non ho fatto neppure in tempo a tornare al ristorante che la piena è arrivata improvvisamente e violentemente: 70-80 centimetri d’acqua che non mi hanno permesso di aprire la porta del ristorante e così sono rimasto all’esterno, aggrappato a una grondaia. Ho avuto paura di morire anche se sono riuscito col mio vecchio telefono cellulare a contattare familiari e dipendenti che a loro volta hanno allertato i soccorsi. Dopo 3 ore in cui ho temuto il peggio, anche perché stavo andando in ipotermia, sono arrivati i Vigili del Fuoco che mi hanno salvato la vita. In 20 minuti è accaduta l’apocalisse».

Devastata anche la bella Audi A4 All Road che Pergolini non è riuscito a spostare.

«Ero prostrato moralmente ma ho scoperto la solidarietà di tanta gente. Anche ricevere la visita di “Pecco” Bagnaia, un campione di umanità oltre che un grande manico, e dei miei amici motociclisti mi fa capire che era giusto riaprire e tornare a vivere».

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