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ANCONA Lamberto Giovagnoli riconfermato presidente Cna Pensionati

Dal senatore Nencini al direttore Asp9 Pesaresi in un incontro fra cultura e salute per promuovere un invecchiamento attivo e dare un nuovo sguardo alla senilità

ANCONA, 4 luglio 2021 – Riconfermato presidente, nell’assemblea elettiva territoriale Cna Pensionati, che si è svolta lo scorso lunedì 28 giugno, presso la Bocciofila 2000 di Ancona, Lamberto Giovagnoli.

Il tema scelto per questa giornata di confronto e dibattito è stato La Cultura per un invecchiamento attivo: l’arte come nuovo strumento per fare salute.

Dallo svolgimento delle operazioni assembleari e di voto i risultati vedono nuovamente eletto il presidente Lamberto Giovagnoli e la seguente nuova composizione del direttivo provinciale: Giovagnoli Lamberto, Astolfi Andrea, Bagantoni Marina, Balestri Flavio, Buontempo Ivo, Carli Paolo, Cremonesi Sergio, Falsetti Amelio, Ferraioli Fabrizio, Foresi Carlo, Giansanti Splendiani Franco, Graziosi Maurizio, Gregorini Tasio, Liviabella Mauro, Mandolini Lauretta, Sestilli Adrio, Tiraboschi Franco, Trozzi Giorgio

Durante la cerimonia si sono susseguiti gli interventi del presidente Lamberto Giovagnoli, del direttore Cna Provinciale Massimiliano Santini e del presidente Nazionale Cna Pensionati Giovanni Giungi.

Nella sua relazione il presidente Giovagnoli ha ricordato i passaggi e le attività istituzionali svolti dall’associazione provinciale negli ultimi anni, sottolineando soprattutto le difficoltà operative e organizzative subite nell’ultimo anno a causa della pandemia.

Particolare rilievo è stato dato al tema della Sanità e dell’aver cura, approfondendo quest’ultimo concetto in tutte le sue possibili declinazioni e debolezze riscontrate soprattutto a causa dell’emergenza covid, delle relazioni umane e sociali. L’attenzione è stata posta sull’assistenza socio – sanitaria domiciliare e territoriale, sul rapporto medico-paziente, nelle condizioni di vita e riguardo l’adeguatezza dei metodi di prevenzione nelle residenze protette e assistenziali, e molto altro.

Con lo sguardo rivolto al futuro si è rimarcata l’importanza di uno sviluppo anche a livello regionale sul nostro territorio di progetti di telemedicina, di nuovi sistemi e progetti di strutture socio assistenziali connesse al sistema sanitario nazionale e locale.

Un’ultima riflessione ha poi riguardato il dovere di essere presenti nei progetti delle nuove generazioni, di far proprie  le loro aspirazioni, lavorando per garantire il diritto a una formazione adeguata alle innovazioni tecnologiche e digitali in atto, il diritto a un lavoro equo, partecipativo e solidale, per dare forma e sostanza a nuove realtà imprenditoriali e a nuove risorse di sviluppo per il nostro Paese. 

Tutti questi concetti sono stati poi ripresi e ribaditi dal presidente Giovanni Giungi rimarcando quanto attualmente la Cna Pensionati Nazionale stia investendo in questa direzione su progetti di ricerca, sviluppo e monitoraggio anche locale, sollecitando le strutture territoriali a sperimentare idee innovative, collaborazioni, iniziative condivise di prevenzione e di assistenza con tutte quelle realtà locali che si stanno adoperando per offrire servizi di cura ai soggetti più fragili delle nostre comunità.

A tutti i presenti sono arrivati i ringraziamenti della Cna Nazionale per quanto fatto in questo ultimo periodo, anche se con estrema difficoltà, ma dimostrando come sempre un profondo impegno e una sincera gratuità.

Nel pomeriggio, durante l’assemblea pubblica si è svolto un interessante dibattito a seguito degli interventi di Franco Pesaresi, direttore Asp ambito sociale 9 e Andrea Principi ricercatore Inrca: entrambi hanno illustrato e approfondito, auspicando che venga data applicazione il prima possibile alla legge regionale sull’invecchiamento attivo approvata nel 2019, quanto sia necessario e insostituibile, per garantire un sano benessere psico -fisico dell’anziano, approntare e dare esecuzione a ogni strumento possibile di invecchiamento attivo volto a ricostruire e mantenere i processi di vita e di relazioni che gli anziani rischierebbero di perdere se non stimolati in modo adeguato.

Le conclusioni della giornata sono poi state affidate al senatore Riccardo Nencini, presidente della commissione cultura del Senato, il quale partendo proprio dai concetti di arte e cultura ha sottolineato la necessità di superare i limiti dello sguardo che la nostra società rivolge alla condizione delle persone anziane e che la pandemia ha contribuito in modi e in contesti diversi a svelarci: proporre e promuovere una cultura di valorizzazione dell’identità degli anziani, ognuno con il suo nome, il suo volto, la sua storia, una cultura dell’attenzione e della relazione, come forma alta di generosità oltre la solitudine familiare e sociale, una cultura della salute come processo dinamico di benessere che va continuamente recuperato e protetto.

L’emergenza che dobbiamo affrontare chiede responsabilità, coraggio e progettualità: possiamo decidere di essere dei semplici osservatori o dei veri protagonisti in grado di mostrare la strada per progettare il futuro trasformando in opportunità i cambiamenti e gli effetti strutturali che l’emergenza epidemiologica ha prodotto anche nella vita associativa, evidenziando le nuove priorità politico sindacali.

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