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ANCONA Marche Pride, fra Ddl Zan e inclusività (video e foto)

Più di mille persone in piazza Cavour a manifestare per i diritti Lgbt+

ANCONA, 27 giugno 2021Più di mille persone al Marche Pride 2021, partito oggi alle 17 in Piazza Cavour e andato avanti fino a sera.

Rivendicazione di diritti, visibilità, riconoscimento della comunità che non si conforma alla presunta normalità decisa dalla società: un ritorno in grande stile della manifestazione arcobaleno, dopo un Pride 2020 costretto al digitale. Un Pride non itinerante, carro con musica e ospiti e fisso in Piazza Cavour, con attivisti, drag queen, musica.

Tante le persone e le associazioni venute a manifestare per i diritti della comunità Lgbt+, con un’attenzione particolare alle disabilità. Era infatti presente anche un’interprete Lis (Lingua italiana dei segni) e indicazioni precise, fornite online nei giorni precedenti al Pride, sull’accesso in carrozzina e da parte di persone non vedenti.

Diversi anche i riferimenti al Ddl Zan, fra cartelloni e interventi degli attivisti, particolarmente discusso in questi giorni a causa delle recenti ingerenze da parte del Vaticano

«È necessario sul piano simbolico e legislativo approvare il Ddl Zan, che protegge le persone dalle discriminazioni basate su identità di genere e orientamento sessuale, ma anche disabilità, ampliando la legge Mancino – spiega Irene Rossetti del Collettivo Transfemminista di Jesi –. È fondamentale infatti avere un approccio intersezionale alle battaglie».

Patriarcato, razzismo, omo-lesbo-bi-transfobia, sessismo, abilismo, non si combattono a compartimenti stagni ma tutti insieme, perché vengono dalla stessa visione distorta e standardizzante del mondo.

Fanno parte del Comitato Marche Pride le associazioni Agedo Marche, Arcigay Agorà Pesaro-Urbino, Arcigay Comunitas Ancona, Esna – Consulenze di genere, Gap Urbino, Rebel Network, Teekanne Associazione e Uaar Ancona.

Come ricordato al Pride, oggi 27 giugno corre il 52esimo anniversario dei moti di Stonewall, la prima rivolta della comunità Lgbt+ contro le violenze della polizia di New York che si accaniva contro le persone trans e omosessuali che frequentavano il bar gay Stonewall Inn.

I moti di Stonewall hanno involontariamente sancito l’atto costitutivo dei Pride di tutto il mondo, che da allora, ogni mese di giugno, rivendicano la libertà di amare e di identificarsi nel genere sentito come più appropriato.

Elisa Ortolani

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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