ANCONA “Marche Stregate”, viaggio alla conoscenza delle “Sdreghe”

In diretta dalla Casa delle Culture, nello spazio dedicato alle voci di donne che hanno rotto il silenzio, Silvia Alessandrini Calisti ha presentato il suo nuovo libro

ANCONA, 27 febbraio 2021 – Un libro per svelare i misteri ma soprattutto la quotidianità spesso incattivita e patriarcale in cui erano inserite quel(le) donne, definite streghe, nel nostro contesto marchigiano.

Silvia Alessandrini Calisti ha presentato in diretta dalla Casa delle Culture il suo ultimo saggio “Marche stregate” di Giaconi Editore. A presentare l’appuntamento Giorgia Sestilli, bibliotecaria, con la partecipazione di Simona Rossi di Libreria Fogola di Ancona.

Protagoniste sono le Sdreghe (come venivano chiamate in dialetto), che nello studio dell’autrice sono contrapposte alla figura archetipica della Madre, da sempre simbolo di purezza e di accoglienza perché grembo della vita stessa.

«Nel sentimento popolare, fino a molti anni fa o forse sarebbe meglio dire fino ad oggi, visti gli ultimi sviluppi, da una parte c’era la figura della Madre e all’opposto quella della Strega. Colei che non è fertile, che è infeconda. Al contrario, invece, dello stregone che genera energia creatrice».

Questa è la base di partenza, l’arrivo il cuore della donna, colei che si cela nascosta dalla maschera letale e vile dello stereotipo. Tra le storie citate vi è anche quella della strega Vittoria di Jesi, detta la zingara, processata e condannata. La sua colpa: quella di utilizzare pozioni e filtri d’amore come espedienti per mantenersi.

Importante sottolineare come nel libro vengono presi in considerazione anche gli stregoni uomini, perseguitati anch’essi. Ma sono due gli aspetti che si vogliono portare alla luce: la disparità di numero e il motivo della condanna.

«Quello che veniva socialmente accettato da parte dell’uomo e della donna è sempre stato assolutamente diverso, e questo ha generato una risposta da parte delle comunità: la donna doveva rientrare in determinati ruoli in base alle varie epoche. Laddove si usciva da questi ruoli, che erano piuttosto circoscritti e quindi era facile uscirne fuori, si veniva additate come “streghe” e si diventava il capro espiatorio, ci si rivolgeva alla diversa accusandola di essere malvagia e la responsabile di tempeste e di morte».

Il live si inserisce nella rassegna “Provviste”, questo il secondo appuntamento, ideata per dare spazio alle voci di donne che hanno rotto il silenzio a lungo imposto dai loro ruoli già definiti. Terzo appuntamento quello dell’11 marzo alle 19 con “La notte si avvicina” di Loredana Lipperini.

Silvia Alessandrini Calisti è laureata in archivistica e biblioteconomia. Ha lavorato per alcuni anni nel settore bibliotecario e collaborato con l’Università degli Studi di Macerata e di Roma 3. È fondatrice del portale mammemarchigiane.it.

Il libro “Marche stregate” è disponibile alla biblioteca di Casa delle Culture e alla Libreria Fogola di Simona Rossi, con un piccolo sconto per chi ha partecipato alla diretta Facebook.

Cora Ceccarelli

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