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ANCONA “Terrestre”, alla Mole il Festival Ka – Nuovo immaginario Migrante

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Oggi e l’1 e il 2 luglio, uno spazio d’incontro e ascolto sul futuro di umani e non umani inter-dipendenti, soggetti alle medesime variabili ecologiche

ANCONA, 27 giugno 2021 – Il 27 giugno, 1 e 2 luglio, tra la Mole di Ancona e l’Orto dei Pensatori di Macerata. Ecco le coordinate del Festival KaNuovo Immaginario Migrante che, giunto alla sua terza edizione, si farà spazio di incontro e di ascolto attorno al tema Terrestre, in continuità con un anno di appuntamenti e attività centrate sul prezioso e delicato elemento dell’Acqua.

I fenomeni migratori, che sono da tre anni l’ambito di ricerca centrale di Ka, per questa edizione sono stati collocati dalla direzione artistica, composta da Sabrina Maggiori e Valeria Bochi, all’interno del dibattito più ampio sul futuro di umani e non umani inter-dipendenti, soggetti alle medesime variabili ecologiche in quanto esseri Terrestri.

KA 2021 - Programma


Se nelle prime due edizioni il tema migratorio è stato affrontato da angolazioni molto specifiche – il rapporto tra legalità e giustizia nel 2018 e il tema della frontiera fisica, legale e  psicologica, nel 2019 -, «per la terza edizione – spiega Valeria Bochi – abbiamo deciso di collocarci nella prospettiva più ampia di una nuova ecologia, per riconoscere che le categorie con cui l’Occidente ha costruito la propria relazione col mondo naturale sono, oggi, assolutamente inadeguate. Lo sono perchè ancora collocano l’umanità al centro di ecosistemi passivi e plasmati dal potere creatore dell’uomo, proponendo una visione che non spiega più il mondo che ci circonda, e l’emergenza globale della pandemia Covid-19 è qui a dimostrarcelo. Serve assolutamente trovare un nuovo paradigma che consenta di riconoscerci, uomini e altri viventi, come Terrestri, tutti inseriti in un ecosistema ai limiti del collasso e  di cui le migrazioni sono solo una delle conseguenze più evidenti».

Ad accompagnare questa traiettoria di ricerca, oltre al Comune di Ancona – Assessorato alla Cultura, Water Grabbing Observatory (Wgo), divenuto promotore di Ka, e l’associazione Pepe Lab.

Sarà Andrea Staid a dare il via al Festival. Domenica 27 giugno alle ore 19, al Lazzabaretto, presso la Mole di Ancona, l’antropologo, docente, ricercatore e direttore per Meltemi della collana Biblioteca/Antropologia, presenterà il suo ultimo libro La casa vivente (Add Editore, collana Saggi, aprile 2021). Una riflessione che si pone tra antropologia ed esperienza personale, tra viaggio ed etnografia. Un invito a ripensare il nostro modo di immaginarci nello spazio a partire dalla domanda, spesso posta o ricevuta, dove vivi?.

Foto Andrea Staid
Andrea Staid

Una domanda che chiede notizie sul posto in cui si svolge la propria attività quotidiana, ma soprattutto su quello che dà senso alla sua vita. La casa vivente non vuole essere un racconto di esperienze lontane, perché consapevoli della necessità di vivere (e dunque abitare) in un modo più sostenibile ed ecologico. Vuole piuttosto essere la narrazione di esperienze diffuse di autocostruzione, sperimentate dallo stesso autore che ha scelto di abitare in una casa che di natura si nutre e che è stata costruita assecondandone i ritmi e gli spazi. La presentazione, realizzata in collaborazione con la Libreria Fogola, sarà introdotta da Evelyn Puerini, componente  del comitato scientifico del Festival Ka.

La serata continuerà alle 21.30 presso l’Arena Cinema della Mole, con la proiezione di Once You Know (Produzione Clarisse Barreau, Francia, 2020, 104 minuti), film del regista, documentarista e produttore cinematografico Emmanuel Cappellin – in collaborazione con Anne-Marie Sangla – che introdurrà la sua opera al Festival tramite un video saluto.

La pellicola metterà il pubblico di fronte agli effetti della crisi energetica e al collasso imminente provocato dal cambiamento climatico. Emmanuel Cappellin pone al pubblico alcune domande scomode: esiste un modo migliore di un altro per collassare? Quali azioni hanno senso ora, in questa situazione di crisi estrema? Il regista è ossessionato dalla ricerca delle risposte, individuali e collettive, personali e politiche, a domande come queste.

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Illustrazione di Stefano Ricci

Sarà l’inaugurazione di una mostra collettiva ad aprire il secondo giorno di Festival. L’1 luglio, dalle ore 18.30, lungo la parete Osb situata all’interno della Corte della Mole di Ancona, aprirà al pubblico Parlo Acqua, esposizione esito di una Call for artists lanciata da Ka ad aprile di quest’anno. Allegra Corbo, Claudia Palmarucci, Gio Pistone, Lisa Gelli, Marino Neri, Roberto Catani, Stefano Ricci sono i grandi autori e maestri di illustrazione, riconosciuti a livello internazionale per la propria produzione, che verranno affiancati dai 10 artisti selezionati: Elisa Francioli, Eva Escoms Estarlich, Fatma Ibrahimi, Giulia Ceccarani, Noemi Tiofilo, Rebecca Valente, Rocha Vitor, Simona Bramati, Valentina Viggiano, Valeria Cavallone e Luca Longi (Lufo).

PARLO ACQUA OPENING

La mostra, frutto di un percorso condiviso con Kilowatt, Festival Ratatà, Le Vanvere, Canicola Edizioni e Tu Tenerezze Urbane, indaga e racconta l’elemento dell’Acqua, fondamentale eppure estremamente fragile, diritto universale di ogni persona ma sempre più oggetto di privatizzazioni e speculazioni.

«Abbiamo deciso in questa edizione di dare maggiore spazio alle arti visive – spiega Sabrina Maggiori – che offrono una sorta di universalità che ci è sembrata particolarmente necessaria, volendo dare forma a immaginari attorno all’elemento dell’acqua. E questo desiderio di incontrare e aprire si è sostanziato attorno ad una call pubblica che ha avuto un grandissimo riscontro di partecipazione, oltre 120 adesioni. Abbiamo percepito che il tema proposto è molto sentito e porta innumerevoli sfumature, da quelle di natura politica a quelle più ancestrali o poetiche. Abbiamo intercettato ricerche straordinarie, giovani e più consolidate. La mostra sarà una sorta di paesaggio che presenta tecniche, estetiche e segni molto eterogenei».

Nell’occasione dell’inaugurazione, alle ore 19.15 circa, presso il bar MicaMole, sempre all’interno della Corte, verrà ospitata la prima presentazione pubblica del libro “I Molti/animali piante persone migranti(Squadro Edizioni Grafiche/Collana Sigaretten, 2021), firmato da Michelangelo Setola, disegnatore, e Stefano Ricci, illustratore nonché scrittore e musicista. Ad introdurre l’incontro l’illustratore Emilio Varrà, docente di Fumetto e Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, che guiderà il pubblico nella scoperta di un «catalogo di animali, microrganismi, piante, persone, in movimento sul pianeta, che percorrono pochi metri o migliaia di chilometri».

Per la prima volta a Macerata, grazie alla collaborazione tra Festival Ka Nuovo Immaginario Migrante e Ratatà Festival, Macerata Racconta e La Punta della Lingua, l’edizione 2021 si concluderà presso gli Orti dei pensatori (via Antonio Illuminati, 5/17). Il 2 luglio, alle ore 22.15, verrà presentato Risacca – Un atto dal vivo di musica e disegno, atto performativo che si muove tra suono e disegno, e che vede insieme Emilio Varrà, al pianoforte, e Stefano Ricci, impegnati in una caduta libera nell’instancabile lavorio dell’andare e del venire.

Tutti gli eventi di Ka – Nuovo Immaginario Migrante sono gratuiti.

Per informazioni e aggiornamenti si consiglia di consultare il programma sul sito di Ka – Nuovo Immaginario Migrante e la pagina Facebook del Festival.

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