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Apiro

APIRO CON BENIGNI UN GIORNO IN PARADISO

APIRO, 19 ottobre 2015 – Il Dottor Musarra, alla domanda “Dov’è il Paradiso” ha risposto subito “il Paradiso è all’Apiro“. Già perché, per Musarra, ideatore del convegno, vedere il suo paese tutto unito per organizzare un evento culturale di questa grandezza, è come aver vissuto un giorno in Paradiso, un sogno che si è avverato.
Domenica (18 ottobre) ad Apiro è stata una giornata di festa. Come può un convegno su Dante e la Divina Commedia coinvolgere un intero paese? Occorre un ospite speciale come Roberto Benigni che rende anche la più difficile delle opere un testo attuale, coinvolgente ed emozionante.
Benigni grande artista in un paese così piccolo, solo in pochi ci riescono. Ha voluto salutare dal palazzo del comune tutti i cittadini radunati in piazza per vedere il grande attore, poeta e artista. Ha subito raccontato di esser stato meravigliato dall’accoglienza calorosa di tutti, dal barista, al ristorante per concludere con un ringraziamento speciale al sindaco Ubaldo Scuppa che l’ha accolto a casa sua come se fossero amici da sempre.
Durante la conferenza stampa, l’attore fiorentino ha voluto concentrarsi sull’importanza della divulgazione della Divina Commedia, fuorviando col suo simpatico modo alle domande inerenti l’attuale situazione politica italiana.
L’introduzione al convegno, nel teatro Mestica (ma visibile anche con due maxischermi nelle due chiese di Apiro) è stata fatta dalla Presidentessa della Camera Boldrini, dalle autorità politiche locali e dal Dottor Musarra. I relatori del convegno, tutti grandi studiosi della Divina Commedia hanno, ognuno a loro modo, arricchito la serata con temi più disparati: dalla metrica, al perché Benigni riesca a divulgare quest’opera così difficile rendendola comprensibile a tutti.
Benigni entra in scena alla fine del convegno, prima spiegando passo passo il XXXIII canto, poi un attimo di silenzio e il momento tanto atteso ha tolto il fiato a tutta la platea: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio…” Migliaia di persone ad ascoltare e capire finalmente cosa è stato per Dante riuscire a vedere Dio. Non esisteva più Roberto Benigni né il teatro, esisteva solo quella visione del Paradiso che ognuno di noi ci siamo creati e che in un momento della nostra vita abbiamo vissuto.
E con le parole “l’amor che move il sole e l’altre stelle” si è ritornati in teatro, si sono accese le luci, un lungo applauso con standing ovation hanno rotto quella magica atmosfera che si era creata.
La serata si è conclusa con lo spettacolo del minigruppo del gruppo folcloristico “Urbanitas” di Apiro, composto dai bambini, applauditi anche dallo stesso Benigni, che si è intrattenuto oltre il convegno anche per firmare i volumi acquistati da tantissimi Apirani che in questa giornata speciale hanno conosciuto Roberto Benigni e scoperto un’opera fantastica come la Divina Commedia.
(MariKa Bonci)

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