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Apiro Nasce la sezione del Movimento di cooperazione educativa

Il primo incontro con la partecipazione di un bel gruppo di insegnanti provenienti anche di Cingoli, Macerata, Treia, San Severino e Castelraimondo

Apiro, 27 aprile 2022 – La sezione del Movimento di cooperazione educativa (Mce) della provincia di Macerata non poteva che partire da Apiro, dall’Istituto comprensivo Coldigioco, dove l’esperienza Mce mise le sue radici agli albori della sua diffusione in Italia. 

Ad Apiro infatti, nella scuola rurale di Coldigioco, insegnò per dieci anni l’indimenticata maestra Giovanna Legatti, moglie di Giuseppe Tamagnini. Giovanna Legatti, classe 1921, è stata staffetta partigiana e indomita sostenitrice della giustizia sociale, tanto che nel  2011 è stata nominata presidente onoraria del Movimento di cooperazione educativa.


A Coldigioco di Apiro arriva nel 1960, in quanto aveva sposato Giuseppe Tamagnini, presidente del Mce e originario di Poggio San Vicino. La scuola fondata da Giuseppe e Giovanni, spiega la dirigente scolastica dell’Istituto Coldigioco apirese, la prof.ssa Emanuela Tarascio, era una scuola in cui non si davano voti, ma si faceva un piano di lavoro settimanale che poi si verificava, permettendo ai bambini e alle bambine di autovalutarsi. Una scuola che era in contatto con altre scuole, assieme alle quali la maestra Giovanna corrispondeva e scambiava il giornalino “Il Cardo”.

Fra queste c’era la scuola del maestro Armando Novelli di Ancona, frequentata anche da Sandro Montanari, il quale molti anni dopo avrebbe rivitalizzato Coldigioco, fondandovi un osservatorio geologico di rilevanza internazionale. Da anni ormai lo stesso Istituto comprensivo si chiama “Coldigioco” proprio in ragione di quell’esperienza  formativa  legata  al  Movimento di cooperazione educativa.

Il primo incontro della neonata sezione maceratese si è tenuto ad Apiro, il 22 aprile scorso, con la partecipazione di un bel gruppo di insegnanti non solo del posto, ma anche di Cingoli, Macerata, Treia, San Severino e Castelraimondo. E’ solo l’inizio di un percorso di confronto e di crescita fra docenti e dirigenti scolastici che vogliono riscoprire il gusto di discutere insieme dei temi dell’educazione e dare voce ai bambini e ai ragazzi.

L’associazione è aperta a tutti gli insegnanti e dirigenti della provincia e anche a coloro che sono in pensione. 

Cristiana Simoncini

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