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Apiro

APIRO Si costituisce il comitato contro la mega discarica

“RespirApiro” sta raccogliendo i documenti necessari per legittimare la sua nascita dopo l’assemblea molto partecipata

 

APIRO, 11 ottobre 2020 – La discarica che dovrebbe nascere dentro le Contrade Cerretine e San Francesco, in territorio di Apiro, confinante con Cupra Montana, ha svegliato gli animi, i propositi, le rivendicazioni di tanti cittadini che non la vogliono. Venerdì sera presso il Ristorante San Francesco si è svolta l’assemblea per la costituzione del Comitato Popolare “RespirApiroContro la discarica-Comitato Popolare di Tutela e Sensibilizzazione Ambientale” e alla quale hanno partecipato un centinaio di cittadini interessati. Durante l’assemblea è stato letto articolo per articolo lo Statuto del neonato comitato “RespirApiro”, proposto ai presenti ed approvato all’unanimità per alzata di mano.

Il dibattito, servito più che parte a chiarire aspetti della vicenda meno noti al cittadino, ha dato informazioni oggettive, arrivate da parte di alcuni tecnici promotori, ma dal dibattito è scaturita forte l’avversione verso questa discarica.

Alcuni tecnici del comitato promotore hanno messo dettagliatamente al corrente i cittadini circa le azioni da intraprendere entro breve termine (16 ottobre), azioni che dovranno essere corredate da diversi importanti documenti, prima di tutto quelli necessari a legittimare ufficialmente il Comitato con l’iscrizione presso l’Agenzia delle Entrate (Atto Costitutivo e Statuto) e procedere poi ai passi successivi.[nk_awb awb_type=”image” awb_image=”263240″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 650px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Bisogna dire che dai diversi interventi è emersa, inevitabile, la preoccupazione di quanti in quelle zone interessate coltivano vigneti di Verdicchio tradizionale e biologico, oliveti, piantagioni da frutto, colture tradizionali nel contesto di avviate attività agricolo – commerciali- ricettive a conduzione familiare.

Insomma, le due contrade non sono aride steppe bruciate dal sole, ma fiorenti terreni coltivati con la tradizionale tenacia marchigiana, quella capace di sostentare  molte famiglie che in queste zone vogliono continuare a vivere senza che nulla possa minacciare la propria attività né la propria esistenza.

La fase successiva è stata quella di registrare i documenti dei presenti che si sono fatti avanti per aderire e sostenere il comitato e tra tanti Apirani anche vari Cuprensi che vivono nelle immediate vicinanze di questa mega discarica o che hanno a cuore l’ambiente e il territorio. Aggiungiamo pure, e con piacere, che le zone sopra le quali sono stati individuati i siti per una mega discarica sono soggetti fotografici naturali amati da centinaia di appassionati di fotografia, perché la bellezza dei luoghi e gli orizzonti sconfinati innamorano gli occhi, il pensiero e l’animo, sentimenti ben lontani da un freddo studio tecnico commissionato per una discarica.

Oddino Giampaoletti

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