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APPUNTAMENTI Monsano Folk Festival, continua il viaggio tra musica popolare e revival

Successo con “Ritorno al Fuoco”, prossimi concerti domani a Maiolati Spontini e giovedì 12 a Serra de’ Conti

MONSANO, 10 agosto 2021 – Gastone Pietrucci si dibatte tra mille difficoltà e pastoie burocratiche ma la sua creatura prediletta, il Monsano Folk Festival, è giunto brillantemente alla 36ma edizione e viaggia a vele spiegate.

La rassegna internazionale e itinerante di musica popolare e di revival che quest’anno è dedicata al poeta Francesco Scarabicchi ha fatto tappa nel suggestivo scenario del Castello del Cassero di Camerata Picena e a Morro d’Alba.

I due appuntamenti sono stati molto apprezzati dal pubblico e hanno confermato la validità e l’originalità del Monsano Folk Festival.

Al Cassero la notte si è accesa col “Ritorno al Fuoco” dei Gang, la mitica band di Marino e Sandro Severini che ha raddoppiato il concerto per via delle tante prenotazioni.

Il viaggio intorno all’ultimo album dei Gang è composto da canzoni inedite che raccontano storie di vite drammatiche e a sfondo sociale, come “Concetta”, che il 27 giugno 2017 nella sede dell’Inps di Torino Nord si cosparse di alcool e si diede fuoco o “Via Modesta Valenti”, una via virtuale”, una via che non c’è, ma che esiste come recapito postale dei “senza tetto” di Roma, come “Dago” che narra di quando gli italiani d’America furono perseguitati o “A volte”, dove trionfa la tenerezza.

E poi ancora le mitiche pagine della storia dei Gang, “La pianura dei sette fratelli” per non dimenticare i fratelli Cervi, “Bandito senza tempo” e “Kowalsky”.

E poi la sera di Morro d’Alba, voluta anche dall’assessore alla cultura Alessandra Boldreghini, nel ricordo di Anna Maria Bramucci, conosciuta a Chiaravalle come la maestra Carrara, pietra miliare della scuola chiaravallese, dove aveva insegnato nella scuola elementare “Marconi” per 40 anni.

«Anna è stata una donna forte e determinataha detto Gastone Pietrucci – tanto che all’apparenza poteva sembrare dura, rocciosa, mentre nascondeva un carattere mite, dolce, profondo. Dal 1985 al 1991 aveva collaborato ininterrottamente con il gruppo La Macina per un progetto d’avanguardia, che coinvolgeva la sua scuola in un’iniziativa a cui aveva dato un grande contributo di idee, di professionalità e di passione di cui sia lei che noi della Macina andavamo giustamente orgogliosi».

I prossimi appuntamenti del festival saranno domani 11 agosto a Maiolati alle 18.30 con “Chi è belli de forma de magghio ritorna”, costruito su testi recuperati nel Maceratese e in Vallesina e il 12 agosto a Serra de’ Conti alle 21.30 con Dario Aspesani e Lara Giancarli inAlchimia, viaggio musicale ai confini del mondo.

Mercoledì 11

Domani, il Monsano Folk Festival, nella sua sesta serata, approda a Maiolati Spontini,  dove presenta un vero e proprio evento, in collaborazione con il Comune e l’Assessorato alla Cultura di Maiolati Spontini: una delle grandi produzioni del Festival, una co-produzione di due gruppi storici del teatro e della ricerca musicale, lo Sperimentale Teatro A (Sta) e La Macina, nel Concerto-Spettacolo del Tramonto delle ore 18.30, che si svolgerà nel piazzale esterno della Biblioteca La Fornace di Moie.

I due Gruppi presenteranno un nuovo lavoro, Chi è belli de forma de Magghio ritorna (“Fa’ che più non si rasiona se non di ballare et de manecare et far feste allegramente”): un viaggio attraverso la tradizione del “Maggio”, con una rappresentazione scatenata, spettacolare, divertente, irresistibile e travolgente per la Regia di Allì Caracciolo

«Lo spettacolo» – come afferma nelle Note di Regia, Allì Carcacciolo – «rappresenta la formalizzazione degli studi di ricerca condotti dallo Sperimentale Teatro A e per la parte musicale da Gastone Pietrucci e La Macina, sulle feste di maggio e di matrimonio: bruscelli, piantamaggio, cicli di mesi, cortei e riti nuziali, toccamano e formule di promessa e nozze, elenchi dotali e di concio della sposa. Il testo dello spettacolo utilizza materiale orale di antichissima tradizione popolare comparata, e in parte materiale di fine Cinquecento tuttora manoscritto, di carattere semipopolare comico, tratto dalle due commedie ed elenchi dotali di Francesco Borrocci».

«[…] Cantori, musici di occasione ma figure espressamente dionisiache, capaci di evocare, con saltarelli scatenati e arcaiche misure musicali, l’eros, il lavoro e la fatica dei campi, la dolorosa constatazione dello sfruttamento e la necessità di affermazione sociale, rappresentano voce e suono dell’ebrezza, dell’amore e della disperazione. […] Le voci, bilingui (lingua della produzione comica scritta cinquecentesca ed antico volgare della Marca, di tradizione orale), si innestano su impianti ritmici mossi e variati che utilizzano impostazioni tonali, diagrammi vocali, registri e risuonatori della vocalità attinente ai richiami e ai canti ‘a batocco’, ‘a biroccio’, ‘a dispetto’, etc. ai ritmi delle castellane e saltarello; mentre emergono suggerimenti gestuali ed inflessioni tonali della Commedia dell’Arte  […]»

I due gruppi, con questo spettacolo, vogliono ricordare, l’indimenticabile figura di Maurizio Agasucci, grande attore e geniale costumista dello Sta e di questo lavoro in particolare.

Interpreti e personaggi di questa importante produzione: Maria Novella Gobbi (Donna)  Fabio Bacaloni (Uomo e Notaio), Piero Piccioni (Uomo Giovane, Sposo), Maria Stella Righetti (Donna Giovane e Sposa), Filippo Simeoni (Bambino del Maggio) –Gastone Pietrucci (Cantore), Adriano Taborro (Violino, Chitarre), Roberto Picchio (Fisarmonica), Marco Gigli (Chitarra).
Costumi: Maurizio Agasucci – Ricerca: Giorgio Sposetti, Maria Novella Gobbi, Gastone Pietrucci – Assistente alla Regia: Maria Novella Gobbi – Regia: Allì Caracciolo.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà nel Teatro “G. Spontini” di Maiolati Spontini.

Giovedì 12 agosto

Giovedì 12 agosto appuntamento alle 21.30 a Serra de’ Conti in Piazza Gramsci, Concerto-Incontro della Sera, con il duo Dario Aspesani e Lara Giancarli in Alchimia. Viaggio musicale ai confini del mondo.

Il duo propone un viaggio musicale utilizzando strumenti tipici di tante culture dal mondo. Due voci , una maschile e una femminile, una chitarra, una stompbox (ovvero una cassa in legno con emissione di un suono basso simile alla grancassa con sonagli), un’armonica, un bodrhan irlandese (il celebre tamburo delle ballate nordiche a cornice), un kazoo e alcuni strumenti etnici da introduzione come la gusla del Montenegro, la Ocean Drum, la shrutibox indiana, il tank bass del sud degli Stati Uniti e la washboard.

Per le disposizioni anticovid i concerti sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria a: La Macina: 07314263 – 335 644 45 47 o scrivendo e-mail [email protected]

Gianluca Fenucci

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