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il parere dell’esperto

BENESSERE INTEGRATORI NATURALI PER LE DISLIPIDEMIE

Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione.

 

Chiara Picardi, Biologa Nutrizionista

 

INTEGRATORI NATURALI PER LE DISLIPIDEMIE

Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause di morte e disabilità nei paesi industrializzati. In Italia sono la prima causa di mortalità rappresentando il 32,7% di tutti i decessi.

Per dislipidemie si intendono le alterazioni (in eccesso raramente in difetto) della normale concentrazione dei lipidi nel sangue ovvero colesterolo e trigliceridi.

I fattori coinvolti sono molteplici e si dividono in:

  • Non modificabili: età, sesso, ereditarietà sui cui non si può intervenire in quanto non dipendono dalla nostra volontà;
  • Modificabili: fumo, pressione arteriosa, peso corporeo, sedentarietà e dislipidemia, che possiamo modificare attraverso lo stile di vita.

Il primo intervento da attuare, oltre agire sui fattori modificabili, è quello di seguire una corretta alimentazione, anche per chi è in terapia farmacologica.

Le raccomandazioni dietetiche sono similari a quelle discusse nell’articolo precedente riguardante l’ipercolesterolemia.

La natura può venirci incontro, grazie a molecole di derivazione naturale che, in seguito a studi condotti in vivo e in vitro in uomini e animali, possono migliorare il profilo lipidico.

I nutraceutici più utilizzati in commercio sono:

  • RISO ROSSO FERMENTATO: grazie alla Monacolina K derivata dalla fermentazione del lievito Monascus purpureus, inibisce la sintesi del colesterolo agendo sull’enzima HMG-CoA reduttasi. L’azione è analoga alla statina ma senza i suoi effetti collaterali, utile quindi per quei soggetti intolleranti alla statina o anziani.

OMEGA 3: utili non solo per il trattamento della dislipidemia (effetto ipocolesterolemizzante e ipotrigliceridemizzante, a differenza del riso rosso fermentato determinano anche l’innalzamento del colesterolo buono, HDL) ma come antinfiammatori, per i disordini cognitivi, per il miglioramento fisico ed emotivo nella sindrome premestruale e dismenorrea. Sono tantissimi gli integratori di omega 3 in commercio, ma quali scegliere?

I parametri da valutare sono: biodisponibilità, stabilità, studi clinici e presenza di antiossidanti come Astaxantina, Vit E e A, bioflvaonoidi. Gli omega 3 derivanti da Krill da allevamento sono una scelta valida perché i fosfolipidi contenuti nell’olio di krill, sono fondamentali per veicolare gli acidi grassi essenziali nei tessuti, aumentandone la biodisponibilità. Altre fonti naturali di omega 3 sono l’olio di semi di lino e di canapa. Prima di utilizzare questi presidi chiedere il parere del medico se si è in terapia con anticoagulanti.

  • INTEGRATORI CON SUCCO DI BERGAMOTTO ITALIANO: azione affine agli omega 3, la frazione polifenolica del bergamotto riduce i livelli di colesterolo totale, LDL e migliora i valori di HDL ed il metabolismo dei carboidrati. Contribuisce anche alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. I benefici discussi sono stati dimostrati con un’assunzione di almeno 1g al giorno per almeno 30 giorni consecutivi.
  • INTEGRATORI A BASE DI BERBERINA: preparato vegetale estratto dalla corteccia di Berberis aristata, arbusto spinoso originario dell’Himalaya e Nepal. Ha un’azione analoga alle statine, uno studio clinico su 60 pazienti in trattamento per 3 mesi con 500mg di Berberina ha dimostrato una diminuzione del 29% del colesterolo totale, LDL e triglceridi. Non ha avuto alcun effetto sul colesterolo HDL ed alcun effetto negativo sulla funzionalità epatica. La berberina ha dimostrato effetti positivi anche sulla circolazione e nel migliorare l’insulino resistenza.

Dott.ssa Chiara Picardi

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