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il parere dell’esperto

BENESSERE IPERCOLESTEROLEMIA, PREDISPOSIZIONE GENETICA O DIPENDE ANCHE DALLA DIETA?

Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione.

 

 

 

Chiara Picardi, Biologa Nutrizionista

 

 

 

IPERCOLESTEROLEMIA, PREDISPOSIZIONE GENETICA O DIPENDE ANCHE DALLA DIETA?

 

Il colesterolo è una sostanza grassa presente nell’organismo che deriva, sia dall’alimentazione (carni rosse grasse, salumi, burro, uova, formaggi, crostacei) sia da una sintesi endogena (che avviene nell’organismo stesso dal fegato, dal surrene e dalle ghiandole sessuali). Il colesterolo alimentare rappresenta solo il 15-25 % del colesterolo circolante, mentre il resto proviene dalla produzione endogena da parte del fegato.

Esistono forme ereditarie che condizionano la manifestazione della malattia, indipendentemente da fattori esterni, e forme più comuni, nelle quali la malattia si manifesta solo in associazione a fattori esterni, come l’eccessiva assunzione di grassi dalla dieta, o la complicanza di una patologia (dislipidemie secondarie).

Il colesterolo svolge diverse funzioni biologiche: è un componente essenziale delle membrane cellulari, un precursore degli ormoni sessuali sia maschili che femminili, è essenziale per lo sviluppo embrionale e per la produzione di bile, sostanza che serve a emulsionare i lipidi alimentari per renderli assorbibili.
Per svolgere queste funzioni, il colesterolo, deve legarsi a particelle chiamate lipoproteine che ne
consentono il trasporto nel flusso sanguigno. Queste ultime si differenziano secondo il loro peso
specifico e in base alla loro densità svolgono un ruolo fisiologico ben determinato: le HDL (ad alta densità) e le LDL (a bassa densità).
Quando il colesterolo è in eccesso (ipercolesterolemia) nel sangue circolante, specie quello delle LDL (colesterolo “cattivo”), può determinare patologie quali: l’aterosclerosi, l’infarto miocardico e la pancreatite.

Il colesterolo plasmatico non dovrebbe superare i 200 mg/dl con valori ottimali di LDL <100mg/dl e desiderabili di HDL >40mg/dl. Le HDL (il cosiddetto colesterolo “buono”) contribuiscono a mantenere l’equilibrio dei livelli di colesterolo del sangue, catturando il colesterolo in eccesso, per questo è importante innalzare questo parametro attraverso: alimentazione, attività e se necessario attraverso mirate integrazioni.
Una dieta adeguata alle condizioni generali e mirata al contenimento del peso e degli altri fattori di rischio è necessaria e indispensabile per tutti i soggetti con ipercolesterolemia. Una attenzione particolare va posta all’apporto di acidi grassi saturi della dieta che non devono superare il 30% delle calorie totali, aumentando il consumo di acidi grassi insaturi (omega 3-6) e alimenti ricchi in fibra come cereali integrali, legumi e verdura.
Gli alimenti consigliati, secondo uno schema settimanale sono:
– Carne rossa magra: meno di una volta alla settimana
– Uova: 1 volta alla settimana (come secondo)
– Formaggio fresco: due volte a settimana
– Carne bianca (pollo, tacchino, coniglio): 3/4 volte alla settimana
– Pesce (azzurro, sogliola, orata, merluzzo, nasello..): almeno 3 volte alla settimana
– Olio extravergine di oliva: circa 3/4 cucchiai al giorno (da utilizzare a crudo)
– Latte e yogurt magri: 1 porzione al giorno
– Pane, pasta, cereali integrali: ad ogni pasto
– Legumi: 2-3 porzioni a settimana
– Verdura e frutta: 3/4 porzioni al giorno e frutta secca (noci, mandorle) 1 porzione al giorno
– Moderare il consumo di vino rosso (massimo mezzo bicchiere ai pasti principali)
– Bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno
– Moderare il consumo del sale da cucina.
Alimenti da evitare:
-Birra, vino, liquori, grappe, cocktail o aperitivi con alcool (sostituire con acqua, estratti di
verdure).
– Bibite gassate dolcificate.
– Succhi di frutta (limitare anche quelli senza zucchero aggiunto).
– Dolciumi, gelati, sorbetti, gelatine di frutta, caramelle, cioccolato, zucchero, miele, marmellate.
– Cornflakes zuccherati.
– Frattaglie, insaccati, parti grasse delle carni, hamburger (fast-food).
– Latte intero o condensato, yogurt intero, formaggi oltre le frequenze consigliate.
– Salse e intingoli troppo salati.
– Condimenti da grassi animali: burro, lardo, strutto, maionese, panna, mascarpone.
L’attività fisica è una delle terapie migliori per promuovere l’innalzamento del colesterolo buono (HDL) è fondamentale quindi mantenersi attivi facendo regolare esercizio fisico.
Dott.ssa Chiara Picardi

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