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CALCIO & BASKET LA RUBRICA “L’OPINIONE” DI EVASIO SANTONI

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Ancora una domenica di campionato dove le nostre, Aurora basket, Jesina e Jesina femminile portano a casa un sol punto. A farlo, ancora una volta, la Jesina. Il quintetto aurorino è stato sconfitto in casa dalla Virtus Bologna, le donne del calcio hanno perso, e restano ultime in classifica generale con zero punti, a Ravenna, i leoncelli pareggiano davanti al proprio pubblico, con poche presenze sugli spalti, ma questo sembra diventare purtroppo una costante, contro il San Nicolò. La squadra di Bugari sta dando continuità ai risultati, il terzo consecutivo su tre gare a guida dell’allenatore anconetano, pur se in fatto di gioco e di schieramento tattico sembra scendere in campo con il freno a mano tirato. Il problema è il centrocampo dove non sembrano esserci giocatori di qualità in grado di cambiare passo e ritmo e di creare manovre efficaci ed efficienti per sfruttare le doti e le qualità dei due attaccanti, Trudo e Shiba, sicuramente non inferiori ad altre coppie di punteros del campionato. Recuperare per ben tre volte lo svantaggio contro gli abruzzesi non è stato facile e dunque va sicuramente sottolineata la prova di carattere e la giusta mentalità. Come è d’obbligo sottolineare alcune decisioni arbitrali che hanno dato l’impressione di penalizzare fin troppo l’undici jesino. Come si fa a non dire che Tafani e compagni sono stati sfavoriti? Portare fuori area la rimessa con palla inattiva un fallo sanzionato e commesso chiaramente in area è sinonimo di penalizzazione. Dal momento che il direttore di gara ha fischiato dimostra aver preso la decisione che la penalità c’era. E se punizione c’era il direttore di gara doveva solo ed esclusivamente indicare il dischetto del rigore. Si era sul 2-2. Evidente che la partita avrebbe preso tutt’altra piega! Al tempo stesso va evidenziato che la Jesina, nel primo tempo, ha sofferto a centrocampo e sulla sua fascia destra. Poi nella ripresa Bugari ha letto bene la partita con gli innesti di Cameruccio e Rossini ed i leoncelli hanno allargato il campo e chiuso gli avversari nella loro metà campo. Sul finale è emersa anche una certa superiorità sul piano fisico. Sarà demerito degli abruzzesi, che a detta del loro allenatore erano stanchi per le tante partite giocate in pochi giorni. Sarà pure merito della Jesina che da questo punto di vista sembrano al top soprattutto dopo che Bugari, dal suo arrivo, ha deciso di avvalersi quotidianamente del preparatore atletico, Glauco Simonetti, ed è giusto che questo tipo di lavoro, oggi indispensabile, giustamente, viene messo in evidenza. Un altro aspetto da migliorare è la posizione in campo di Shiba. Le sue caratteristiche lo portano a giocare troppe volte fuori area accentrando su di se tanti palloni. Questo oscura un po’ Trudo considerato poi che la squadra non possiede un giocatore di centrocampo avanzato, che gioca tra le linee dei due, pronto a raccordare le loro giocate o creare la situazione di uomo in più. Allora diventa fondamentale il gioco sugli esterni ed appunto Rossini e Cameruccio hanno saputo evidenziare e svolgere alla perfezione. Infine due parole vanno spese per Sassaroli. Un ragazzo che si sta rivelando, anche lo scorso campionato era stato così, quasi indispensabile. Duttile e capace di occupare più ruoli è sempre pronto e presente. Contro il San Nicolò si è messo in evidenza anche per le due reti realizzate ma il suo gioco ed il tanto lavoro che riesce a fare, con concretezza, lo esalta e lo rende non indispensabile ma utile alla causa. L’Aurora basket dal canto suo ha perso la sua quinta partita consecutiva. La Virtus Bologna in questo momento non è alla portata degli jesini ma la recriminazione ed il ritornello è sempre lo stesso: il roster a disposizione di coach Cagnazzo è corto. Alla fine lo scotto viene sempre pagato. L’amministratore unico Lardinelli, sul suo profilo face book, ha scritto: “Abbiamo fatto il massimo come squadra e come società. Abbiamo sfiorato l’impresa giocando anche un bel basket, abbiano portato oltre 2600 persone al palazzetto di domenica alle 14.00 con altri appuntamenti a Jesi come la Vallesina Marathon e la Jesina calcio. Abbiamo lottato fino alla fine per l’ennesima volta, ma contro queste corazzate non era possibile fare di più, anche perché un po’ di sudditanza psicologica c’è e ci sta. Inoltre ricordo a tutti che questa squadra è stata costruita per salvarsi ed a oggi abbiamo incontrato tutte avversarie costruite per vincere: Mantova, Treviso, Piacenza, Fortitudo e Virtus Bologna. Adesso inizia il nostro campionato”. Tutto vero e giusto! Come è vero e giusto che la salvezza non la si conquista solo sulle tavole da gioco ma anche in tutto quello che circonda squadra e società. Una volta si diceva, ma vale anche adesso, che per raggiungere l’obiettivo servono tante componenti: squadra, società, pubblico, stampa. Ad ognuno il proprio ruolo. Il principale ovvio è quello della squadra che dovrà misurarsi contro avversarie che sulla carta sono considerate alla pari. Sarà importante sperare, soprattutto, che Bowers e Davis continuino su questi standard.

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