Segui QdM Notizie
;

Archivio

CALCIO&BASKET LA RUBRICA “L’OPINIONE DI EVASIO SANTONI”

evasio.santoni_jesiLa Jesina ha vinto, l’Aurora ha fatto pokerissimo di sconfitte. Il successo sul San Nicolò ha proiettato la Jesina verso l’alta classifica ad un sol punto dalla zona play off. A dire il vero i segnali c’erano tutti e l’evoluzione che la squadra ha subito dopo una partenza di campionato tutta da dimenticare non è stata casuale ma legata a precise scelte che hanno radicalmente modificato qualità e quantità. L’intervento da parte della società di rinforzare l’organico con gli innesti di Ragaztu e Arati ha contribuito a dare un volto diverso. Anche Bugari ci ha messo del suo. Dapprima il suo schieramento era a volte frutto di approssimazione, costretto forse dalle esigenze contingenti o da scarse conoscenze, con giocatori schierati fuori ruolo e con limitato equilibrio tra reparto e reparto. Oggi, al contrario, tutto si può dire tranne che la Jesina non sia competitiva. E di certo ha margini importanti per poter crescere e diventare addirittura una protagonista. Dipende dai leoncelli stessi. Crescere in mentalità ed autostima porterà altri risultati positivi che vanno al di là della semplice salvezza. L’asticella delle ambizioni va alzata. Non ci si può nascondere dietro ad un dito ed oggi l’organico non è minimamente paragonabile a quello confrontato con tante avversarie dello stesso girone. A tutto questo deve essere aggiunta la guida tecnica che deve a sua volta crescere dopo aver fatto oramai la gavetta necessaria considerata la scarsa esperienza. A Bugari, a volte con toni anche accesi, è stato rimproverato di non dare un gioco piacevole al collettivo. L’importante è fare i risultati. Tutt’altra atmosfera nell’ambito del basket. La quinta sconfitta consecutiva contro Roseto, dopo quelle di Ferrara, Mantova, Legnano ed Imola, ha detto che l’Aurora è in crisi e la luce in fondo al tunnel al momento non la vede nessuno. Urge svoltare finché si è in tempo a meno che già qualcuno non abbia scritto il destino finale. Serve un segnale di quelli forti perché a preoccupare non è l’aver perso ma come. Non siamo tra coloro che vorrebbero la testa di coach Lasi. All’allenatore era stato chiesto di salvarsi anche all’ultima giornata ed il tempo gioca a suo favore. Ma non con questa squadra. Perché fino a che reggono Santiangeli e Greene, ed in parte Guye, il quintetto è sostanzialmente competitivo, poi però è buio nero. Contro Roseto le lacune si sono moltiplicate e le carenze tecniche sono tutte venute a galla. I dati dei rimbalzi, delle palle perse, delle pessime percentuali al tiro sono una costante e sono caratteristiche negative che si confermano gara dopo gara. Se non si cambia rotta, leggasi rinforzi, non come numero ma come qualità, il destino è bollato. Ai pochi tifosi che ancora vanno al Palatriccoli è obbligatorio dare una risposta seria con i fatti non a parole. Se si capisce questo è facile immaginare che conquistare la salvezza non sarà una utopia altrimenti le tante e belle frasi spese in estate per elogiare soci e sponsor che avevano consentito il salvataggio del basket a Jesi saranno cancellate dai risultati del campo.
([email protected])

News