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Castelbellino “Finis laus Deo” in scena sulle musiche di Pergolesi – VIDEO

Domani sabato 4 marzo alle 21, al Centro culturale polivalente di Stazione, il dramma musicale tratto dall’omonimo romanzo di Sergio Cardinali si ispira all’ultima opera del musicista e compositore, lo Stabat Mater

Castelbellino, 3 marzo 2023Andrà in scena domani, sabato 4 marzo, alle ore 21, presso il Centro culturale polivalente – Sala Margherita Hack – di Castelbellino Stazione, il dramma musicale Finis laus Deo, tratto dall’omonimo romanzo di Sergio Cardinali, per la regia di Michele Ceppi, in replica dopo le esibizioni a San Marcello e a Staffolo.

In scena – scenografia digitale di Stefano Campolucci – le voci recitanti di Luca Cioccolanti (Egidio Romualdi Duni), Rosita Pirani (Adeline) e lo stesso Sergio Cardinali (Giovan Battista Pergolesi). La trama si sviluppa sulle musiche dello Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi, soprano Letizia Rossi, contralto Daniela Losasso e all’organo e clavicembalo Fabiola Frontalini.

«Finis laus Deo è il mio ultimo romanzo – ha spiegato lo scrittore Sergio Cardinali – da cui è partita l’idea della trasposizione nella versione teatrale, ed è ispirato all’ultima opera del compositore e musicista Giovan Battista Pergolesi. Finis laus Deo è l’ultima frase che Giovan Battista Pergolesi scrisse alla fine del suo Stabat mater, un’opera realizzata come sfida contro la morte».

«Gli fu commissionata, infatti, pochi mesi prima dell’aggravarsi della sua malattia. Così lottò nei suoi ultimi mesi di vita per riuscire a terminare il lavoro e onorare il suo debito. Da qui la frase finale finis laus Deo, cioé lode a Dio, quando la concluse: quello che non riuscì a fare Mozart con il suo Requiem».

Il racconto, su cui si basa l’opera, ci porta nella Parigi del 1775, gli ultimi giorni di vita del famoso compositore Egidio Romualdo Duni che ripercorre iracconto della sua vita e di quella dell’amico ma anche rivale Giovan Battista Pergolesi.

Sullo sfondo la storia d’amore impossibile tra la giovane nobildonna Maria Spinelli e il suo maestro di musica Pergolesi, al quale rivolge una lettera che finisce nelle mani della famiglia di lei.

«Un racconto in bilico tra leggenda e realtà storica, che si snoda in 12 capitoli proprio come le 12 composizioni dello Stabat Mater del musicista jesino», spiega Sergio Cardinali.

Un dramma da cui emerge la vita italiana e francese del Settecento e la soavità delle musiche settecentesche.

Ingresso libero, info 349 160 49 79.

(t.f.)

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