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Castelbellino

CASTELBELLINO “IN TEATRO”, SECONDO APPUNTAMENTO CON “COME QUANDO IL GALLO CANTA”

CASTELBELLINO, 27 aprile 2018 – Proseguono gli appuntamenti della mini rassegna in tre spettacoli Castelbellino in Teatro, organizzata e promossa dal Comune di Castelbellino e Pro loco in collaborazione con l’associazione culturale I Trucioli.

Dopo “Gli innamorati del XXI Secolo”, titolo della settimana scorsa, nella splendida cornice del centro storico, all’interno del Teatro B. Gigli, si torna in scena sabato prossimo (28 aprile), alle ore 21.15, con “Come quando il Gallo Canta”, un commovente racconto di libertà e speranza, tratto da una storia vera. Un atto unico per la regia di Gemma Rosaria Scarponi.

A partire dalla realtà delle orfane, spesso dolente e drammatica, a partire dalla voce nascosta delle zitelle del Conservatorio, lo spettacolo cercherà di avvicinarsi alle loro esistenze con delicatezza e leggerezza.

Il teatro si ama, si vive, si crea. Si fa. È in quest’ottica che I Trucioli, con una lunga esperienza nel teatro d’ambiente, coltivano l’idea di teatro come officina, portando in scena opere in grado di coinvolgere il pubblico creando attenzione e feeling.

La serata conclusiva della rassegna si sposterà all’aperto, sabato 12 maggio ore 21.15, con “La Zapatera prodigiosa”, famosa pièce di Federico García Lorca, nella suggestiva cornice della Piazzetta Belvedere, uno spettacolo itinerante nelle vie del paese, tra guitti, cantastorie e ballerini. Per la regia di Gemma Rosaria Scarponi.

— Sinossi per “Come quando il gallo canta” —

Il canto del gallo…a volte inopportuno, stravolgente nel silenzio della notte e pur cosi’  spontaneo, immediato e necessario, della necessità  vitale del suo essere cosi’ come è, nella luce della sua verità di natura  su questa terra … come la voce dell’orfana contenuta , edulcorata, elusa  con un’educazione attenta ad irreggimentare  le espressioni esteriori della fanciulla educanda (da e-ducare, e-ducere,  appunto, da condurre là dove le regole della società le vuole)che irrompe all’improvviso sulla scena del mondo, a rendere visibile e conosciuto quanto era nascosto e dimenticato. A partire dalla realtà delle orfane, spesso dolente e drammatica, a partire dalla  voce nascosta delle zitelle del Conservatorio abbiamo cercato di avvicinarci alle loro esistenze con delicatezza e leggerezza. Come nei sogni la realtà delle vicende umane in conservatorio ha acquistato un tono leggero ed onirico , ed anche sorridente,  denso di quella inventiva e spontaneità che è propria dei desideri e dei sogni. Nei sogni si concretizzano eventi e situazioni presenti nella psiche, che non hanno  espressione nella realtà quotidiana. Soprattutto quando la quotidianità è organizzata in rigide regole, il sogno  va ben oltre  quello che possiamo osservare nelle realtà delle vicende quotidiane Ascoltiamo il canto del gallo nel buio della notte

Ascoltiamo le voci di queste fanciulle dal chiuso del conservatorio, diamo corpo e presenza alla   voce del pensiero, dei desideri e dei sogni, ma anche delle rabbie, le vergone, le paure… diamo dignità ed ascolto alla voce delle loro anime, cosi’ che vengano accolte, come i loro corpi da chi le accudisce, le conosce,  le ama.

 

 

 

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