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CASTELBELLINO La maggioranza tuona: «Opposizione inconcludente e pasticciona»

«Qual è il contributo che offre alla crescita del territorio?», intanto bilancio ed emergenza in primo piano

CASTELBELLINO, 29 maggio 2020 – Nel Consiglio Comunale del 25 maggio scorso abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata dal sapore tragicomico dell’opposizione di “Ritroviamo Castelbellino”, che ha abbandonato l’aula prima dell’inizio dei lavori.

Il motivo del contendere era davvero fondamentale. Due gli argomenti contestati:
– Come mai il Consiglio comunale si svolge al palazzetto dello sport e a porte chiuse invece che nella sede consiliare naturale e, magari, a porte aperte?
– Come mai il Consiglio comunale si tiene dopo circa tre mesi dall’ultimo con la conseguenza che vengono affrontati molti argomenti?

Leggere e comprendere i regolamenti

Perché mai, nell’epoca del Covid-19, al Sindaco sarà venuto in mente di “posticipare” il Consiglio vomunale e di farlo al palazzetto dello sport invece che nella piccola sala consiliare?
Queste sono le domande che evidentemente si è posta l’opposizione di “Ritroviamo Castelbellino” pensando che un sì fatto Consiglio non può ritenersi legittimato: tanto vale pretendere di fare una bella dichiarazione fuori programma, da leggere prima dello svolgimento del Consiglio, e poi via, uscire subito dall’aula.

Senza considerare che il Consiglio comunale era stato convocato regolarmente, nei tempi e nei modi previsti, via mail e Pec, e dopo un periodo maggiore di quello previsto in situazioni ordinarie dal Regolamento per l’emergenza Covid-19, che ha reso del tutto legittima tale deroga.
Quella che “Ritroviamo Castelbellino” ha definito una “questione pregiudiziale ai sensi dell’art. 17 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio comunale” altro non è che il tentativo di mettersi in mostra con una dichiarazione, di natura tutta politica, fatta con una procedura discutibile.

L’articolo a cui si fa riferimento, infatti, norma la possibilità di porre questioni pregiudiziali “su un argomento all’ordine del giorno” e non sull’intero Consiglio! Per far valere con tanto puntiglio le questioni formali, sarebbe bene leggere e comprendere i regolamenti.
Tanto più che ci sono le sedi opportune per contestare la legittimità di un Consiglio comunale e che, ad una seduta consiliare ritenuta illegittima, in genere non ci si presenta.

E invece, ancora una volta, su tutto ha prevalso la smania di visibilità, tanto che quella che la capogruppo Carbonari avrebbe voluto esporre era, nel merito, una valutazione politica, sull’operato dell’Amministrazione comunale. Del tutto legittima, e che il Consiglio comunale avrebbe potuto democraticamente discutere durante i lavori, al termine dell’odg così come convocato.
Ma, a quel punto, la minoranza avrebbe dovuto, per una volta, provare a confrontarsi nel merito delle scelte politiche. Avrebbe dovuto dimostrarsi capace di contestare il bilancio di previsione, il piano delle opere pubbliche, il piano di protezione civile: tutte le questioni di sostanza che tracciano il futuro di una comunità e che definiscono l’impronta politica che si intende dare al proprio territorio e le proprie priorità.

Opposizione inconcludente

Del resto, in questo anno siamo stati abituati alla totale assenza dell’opposizione, molto produttiva sul piano dei pretestuosi atti scritti, ma del tutto silente nel dibattito consiliare.
Se si pensa di aver fatto un dispetto alla maggioranza, alla Giunta e al Sindaco si sbaglia di grosso, perché il dispetto la minoranza di “Ritroviamo Castelbellino” l’ha fatto a se stessa, oltre che agli elettori che l’hanno votata. Non sarebbe male se i consiglieri di “Ritroviamo Castelbellino” iniziassero a capire che così facendo si perde solo tempo e si collezionano brutte figure nei confronti dei cittadini (quelli silenziosi, non i fan dei social).
Questo però non è che l’ultimo episodio di un’opposizione inconcludente e pasticciona che ha fatto dell’azione di disturbo di decine di interrogazioni e mozioni, che rappresentano un delirio di richieste inappropriate e ripetitive, il suo cavallo di battaglia.
Non si spiega in altro modo il sistematico spezzettamento di un singolo argomento su più interrogazioni e mozioni che, lungi da essere strumento di dialogo indispensabili tra Consiglio, Giunta e Sindaco, ingolfano i lavori del Consiglio, rischiando di farlo diventare uno spazio di ludica attività invece che il luogo dove si discute di questioni davvero importanti per tutti i cittadini di Castelbellino, senza considerare i maggiori costi che derivano in prospettiva dallo svolgimento di più sedute di quelle che sarebbero necessarie in una normale situazione.

Fortunatamente il Consiglio comunale dello scorso 25 maggio è stato anche altro: ha affrontato argomenti davvero cruciali per la vita del paese nei prossimi anni.
È stato infatti discusso il Bilancio comunale di previsione 2020, la cui approvazione deve avvenire entro il 31 luglio. Si tratta di una scadenza prorogata, in deroga alla norma che la prevede entro il 30 aprile, in virtù dell’emergenza Covid-19.

Il bilancio di previsione

Un bilancio di previsione particolare, che è stato rivisto in corso d’opera proprio per recepire i cambiamenti dovuti all’emergenza sanitaria e per renderlo adatto ad affrontare la conseguente crisi economica. In questi primi mesi dell’anno, per effetto dell’emergenza, alcuni servizi non sono stati erogati per tutta la durata prevista, come quelli a domanda individuale (per i quali i cittadini non hanno pagato le relative rette); altri servizi hanno subito delle modifiche nei tempi e nelle modalità in cui sono garantiti. L’Amministrazione comunale si è impegnata affinché i servizi essenziali, soprattutto quelli rivolti alle fasce più deboli della popolazione, venissero mantenuti o rimodulati, ma parte delle risorse previste non sono state spese nel periodo del lockdown.
Quelle risorse sono state impegnate proprio per fronteggiare l’emergenza: è stato creato un capitolo apposito destinato a contributi alle imprese locali che maggiormente stanno subendo il contraccolpo economico delle chiusure imposte, per valutare la restituzione di una cifra almeno pari alla Tari pagata per i mesi di mancata attività.

Le questioni contabili di un Ente, infatti, sono più complesse di quanto non pensi la minoranza che, tra le cose che aveva presentato (e di cui non ha voluto discutere), proponeva l’annullamento della Tari. La tassa rifiuti, però, non può essere semplicemente eliminata per le imprese perché, per legge, il pagamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti deve essere coperto totalmente dalle entrate della tassazione.

Ciò significa che togliere completamente la Tari alle imprese comporterebbe la necessità di spalmare quel mancato gettito sulle famiglie, che vedrebbero aumentata la tassa rifiuti.

È in corso una discussione all’interno del Governo centrale per stabilire se sia possibile derogare a questo principio o se lo Stato possa in qualche modo intervenire a favore dei Comuni. Così come per l’Imu, che costituisce un’entrata importante per le casse comunali e la cui semplice eliminazione si tradurrebbe nel taglio dei servizi. Per questo, la definizione di Imu e Tari non è avvenuta contestualmente all’approvazione del bilancio, ma verrà riconsiderata entro il termine attualmente previsto di luglio prossimo, anche alla luce dei risvolti normativi a livello nazionale.

Intanto, il Comune di Castelbellino ha comunque stanziato le risorse necessarie ad andare incontro alle imprese del territorio, nel caso in cui dal confronto nazionale non emergano modifiche sostanziali.
Confermate le aliquote Irpef degli anni precedenti: una tassazione equa, proporzionale e progressiva, utile al mantenimento dei servizi pubblici e, che, essendo applicata sui redditi, avrà impatto solo su coloro che hanno continuato a percepirne.

Attenzione riservata anche alle famiglie, con la previsione in bilancio dell’aumento consistente del capitolo dedicato ai contributi economici destinati ai cittadini in difficoltà, prevedendo un bisogno crescente di sostegno a seguito della chiusura imposta dalla pandemia.
Dal punto di vista dell’indirizzo politico, insomma, questo bilancio costituisce una conferma della destinazione importante di risorse ai servizi sociali, educativi, sportivi e culturali, nell’ottica di una comunità equa, solidale e attiva, in cui non vengano abbandonate le fragilità né incrementate le marginalità.

Piano triennale opere pubbliche

E ancora: bilancio comunale significa approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, che disegna lo sviluppo del territorio del prossimo futuro. Il 2020 e gli anni subito successivi saranno per Castelbellino quelli del completamento di molte opere pubbliche strategiche, che potranno ridefinire la qualità della vita della nostra comunità. Sono tutti interventi realizzati intercettando finanziamenti sovracomunali e che hanno visto un rallentamento in questi mesi di sospensioni: il rifacimento degli asfalti e la revisione della viabilità a Stazione, il Centro Sociale con Sala Polivalente, la Cantina di Villa Coppetti e i lavori di sistemazione del centro storico a seguito del terremoto al capoluogo, l’ampliamento della scuola dell’infanzia “Peter Pan” a Pantiere, il potenziamento degli impianti sportivi nei pressi del Palasport, grazie ai fondi ottenuti partecipando al “Bando Sport”.

La sola maggioranza in Consiglio ha inoltre approvato l’aggiornamento del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile, grazie al lavoro certosino svolto dall’assessore competente Amburgo, utile per la sicurezza dell’intera cittadinanza, e, in modo particolare, per le persone più deboli, per le quali sono state previste modalità specifiche per affrontare eventuali emergenze.

Mai come in questo momento, è ben chiaro a tutti noi quanto sia fondamentale farsi trovare pronti e con piani aggiornati in caso di emergenza.
Sono invece definitivamente decadute, come da Regolamento, le innumerevoli mozioni poste all’ordine del giorno del Consiglio comunale dal gruppo consiliare di minoranza, che evidentemente non trovava le stesse proprie proposte particolarmente importanti per la comunità.

Gestione emergenza covid

Infine, il Sindaco, come previsto, ha fornito una serie di comunicazioni in merito alla gestione dell’emergenza Covid-19, rispondendo in parte, nonostante l’assenza del gruppo, anche ad alcune delle interpellanze ed interrogazioni alacremente presentate dalla minoranza in queste settimane di emergenza.
Il Sindaco, a questo punto della crisi sanitaria, che si sta progressivamente evolvendo in maniera positiva, ha fatto una panoramica dell’andamento dei contagi, di livello non preoccupante per Castelbellino. L’impegno del primo cittadino è stato infatti, durante le fasi più acute, a tutela dei contagiati e delle loro famiglie, garantendo servizi e prestazioni in sicurezza. A tutela non solo della privacy, ma anche della situazione di momentanea fragilità.
Il Sindaco ha ricordato la preziosa attività della Protezione Civile comunale, a disposizione, fin da subito, per la consegna di farmaci e spesa a domicilio, cui si è aggiunta la collaborazione dei volontari di Pc con la Caritas di Castelbellino, nella distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà, svolta in sicurezza casa per casa.

Richiamato anche il lavoro degli uffici e dell’Ups non solo per la distribuzione, veloce ed efficiente, dei buoni spesa di aprile per fronteggiare la crisi economica, ma anche per garantire e potenziare, data la chiusura di scuole e centri diurni, i servizi di assistenza educativa domiciliare, in un capillare lavoro di coordinamento tra Comune, famiglie ed educatori, nella ricerca della continuità assistenziale ed educativa bilanciata alla tutela della salute, dei singoli e della collettività.

A quanto pare, per un confronto politico vero con “Ritroviamo Castelbellino”, su tutti questi temi e sulle proposte concrete per la nostra Comunità, dovremo aspettare ancora!
Questa infatti è l’opposizione di Castelbellino, attiva solo nel momento in cui vuol apparire in vetrina ma che abbandona le questioni importanti ritornando alla carica solo per dissentire in modo del tutto scriteriato. Tanto fumo insomma, ma per l’arrosto dobbiamo arrangiarci da soli.
Il compito di chi vive il territorio con serietà e impegno è arginare questo modus operandi tragicomico e arginarlo per il bene della comunità.
È doveroso chiedersi quale sia l’utilità pubblica e collettiva di tali comportamenti che scaturiscono da un puro spirito di rivincita.

Qual è il contributo che tutto ciò offre alle la crescita del territorio?

“Uniti per Castelbellino”

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