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CASTELBELLINO «L’Amministrazione gioca a porte chiuse»

“Ritroviamo Castelbellino” difende il proprio modus operandi  e spiega: «Non si può pretendere che la minoranza svolga il ruolo di spettatrice inerme»

CASTELBELLINO, 10 aprile 2020 – Dopo essere stati definiti sciacalli dal “nuovo addetto stampa del Comune di Castelbellino”, o forse non proprio nuovo, non c’è molto altro da aggiungere.

Dobbiamo sentirci sbagliati per cosa, perché abbiamo chiesto una gestione compartecipativa dell’emergenza, vista la fase così delicata che ci attanaglia?

Perché sono oltre 40 giorni che non viene convocato un Consiglio comunale, nemmeno urgente, che possa in qualche modo renderci edotti dell’azione amministrativa in atto?

Perché secondo la nostra Amministrazione, “queste cose non si fanno con la minoranza”?

Non abbiamo mai asserito alcunché contro il personale impiegato negli uffici comunali, contrariamente a quanto si vuole indebitamente e falsamente fare credere!

Ma è forse un reato domandare legittimamente perché gli altri 8 Comuni limitrofi (Jesi, Castelplanio, Filottrano, Maiolati, Mergo, Monsano, Monte Roberto e Morro d’Alba) hanno gestito, tramite l’Asp Ambito 9 – l’ente dell’Ambito Sociale Territoriale che si occupa della gestione di funzioni socio-assistenziali, socio-sanitarie e, più in generale, della gestione dei servizi alla persona a prevalente carattere sociale, l’erogazione di contributi alle famiglie colpite dalla situazione economica determinatasi a seguito dell’emergenza Coronavirus, al fine di garantire ulteriormente la trasparenza, e la nitidezza nella gestione del bonus spesa.

È forse un reato voler capire sulla scorta di quali motivazioni il nostro Comune abbia scelto invece di “giocare in casa” e “a porte completamente chiuse”?

In fondo su tante altre questioni c’è stato negato di sapere, documenti alla mano! E non si dica che siano state solo esigenze di maggiore celerità l’essersi isolati, perché una tale affermazione andrebbe in contrasto con le competenze intellettuali e gestionali delle altre Amministrazioni, che si sono unite senza compromettere in alcun modo la buona riuscita e la celerità delle distribuzione dei bonus stessi. e trattandosi di soldi statali, tanta accortezza era ed è ancora più dovuta.

Si chiama buon senso, ecco, né più né meno.

Dobbiamo comunque dare atto che l’operato della nostra Amministrazione si è sicuramente contraddistinto per massima celerità: infatti, se il 2 aprile veniva pubblicato il bando per la concessione dei bonus, già il 3 aprile erano stati erogati i bonus a 13 famiglie. La celerità è stata effettivamente massima (anche troppo?).

Ad ogni modo, non è un “crimine” pretendere che le risposte a interpellanze e interrogazioni vengano rese in forma scritta, in quanto espressamente previsto dai Regolamenti comunali, e in più sulla circostanza che i dibattiti che normalmente si svolgono in Consiglio comunale non “brillano” certo per particolare intraprendenza da parte della maggioranza, che invece dovrebbe fare più attenzione ai testi presentati dalla minoranza, invece di bocciarli sempre e comunque (e questo lo dimostrano i numeri). Sarebbe stata auspicabile, invece, avere altrettanta sensibilità ai molteplici temi che la minoranza affronta nelle proposte e nei dibattiti che ne seguono, considerato che si tratta, in diversi casi, di opportunità anche per la maggioranza stessa, soprattutto nei casi in cui si devono assumere decisioni che implicano, ad esempio, l’adesione tempestiva a bandi che potrebbero fruttare preziosi finanziamenti per le casse comunali.

Infine, val la pena ricordare che la minoranza ha il pieno diritto di perseguire la propria strategia politico-amministrativa, presentando alla cittadinanza una possibile alternativa di governo rispetto all’Amministrazione in carica, proprio perché costituisce un canale concorrente rispetto ad una maggioranza che al momento esprime l’Amministrazione stessa.

Non si può chiedere e pretendere che la minoranza svolga il ruolo di spettatrice inerme di quanto la maggioranza viene via via elaborando in termini di provvedimenti amministrativi, non dovendo per nessun motivo ragionevole la minoranza limitarsi a non “disturbare il Manovratore” che è al momento all’opera.

In quest’ottica le interpellanze sono comunque richieste di spiegazioni preventive sull’operato della maggioranza, mentre le interrogazioni lo sono a livello consuntivo, e le risposte che ne seguono non devono impegnare affatto la funzionalità degli Uffici (come accade di fatto!), ma é onere e dovere degli amministratori in carica dimostrare di essere informati in merito alle questioni che in esse rispettivamente si sollevano; se così fosse la presentazione di interpellanze e interrogazioni da parte della minoranza non comprometterebbe affatto l’efficiente funzionamento della struttura amministrativa comunale.

Le interpellanze e le interrogazioni presentate dalla minoranza non sono né strumentali né inutili né illogiche, anche perché occorrerebbe, prima di rispondere, comprendere la portata dei quesiti che vengono illustrati, dimostrando con risposte efficaci che eventualmente esse siano state presentate solo per recare “disturbo” all’Amministrazione, mentre le mozioni rappresentano un contributo della minoranza all’azione amministrativa, che quindi non possono essere liquidate con la semplice osservazione per cui spetta alla maggioranza governare e alla minoranza stare semplicemente a guardare quello che la maggioranza fa, ancor più in situazioni come quella che stiamo attraversando.

L’esigenza di presentare interrogazioni e interpellanze in sequenza anche serrata si giustifica appunto con la circostanza per cui gli esponenti della maggioranza hanno dimostrato ampiamente, in forma sia scritta che orale, di non essere “abituati” a misurarsi con un’attività di “sollecitazione” mirata e costante da parte della minoranza, impegnata seriamente a esercitare il proprio ruolo di controllore attento di tutto quanto la maggioranza fa, o nel caso specifico, di tutto quanto (forse) non fa.

Ecco il buon senso!

Lista civica

Ritroviamo Castelbellino

(foto in primo piano la capogruppo Federica Carbonari)

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