Castelbellino Lo svincolo della Ss 76 continua a far discutere 

Il sindaco Andrea Cesaroni si dichiara disponibile a incontrare il Comitato, che intanto ha presentato un secondo esposto

di Marco Pigliapoco

Castelbellino, 20 ottobre 2002 – Resta sul piede di guerra il Comitato di via del Molino, che per denunciare la situazione di estremo pericolo dello svincolo della Ss 76, all’altezza di Castelbellino (zona ex Calamity), nelle scorse settimane ha presentato un secondo esposto alla Procura della Repubblica.

Sempre dal Comitato, fanno sapere di aver convocato una riunione in sede Cis, per affrontare il problema. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Monte Roberto Stefano Martelli, quello di Serra San Quirico, Tommaso Borri, e l’ex primo cittadino di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli. 

Assente, ingiustificato secondo i promotori, il Sindaco di Castelbellino, Andrea Cesaroni.

«Ho ricevuto la richiesta da parte dell’avvocato del Comitato, Fabrizio Belfiore, – ci speiga il primo cittadino – e ho risposto a lui, come agli altri Sindaci invitati, che non avrei partecipato, in quanto proprio quel Comitato mi aveva già tirato in ballo in un esposto precedente. Le accuse sono arrivate prima che potessi esporre il punto di vista dell’Amministrazione, dunque mi sembra evidente che nella riunione specifica non ci sarebbero state le condizioni per discutere serenamente del problema».

«In ogni caso – sottolinea Andrea Cesaroni -, resto disponibile a incontrare il Comitato nell’opportuna sede istituzionale, ovvero il Comune. Con tutti i documenti a disposizione, si dimostra facilmente che non c’è stato alcun rigetto del progetto Anas, ma sono state avanzate osservazioni per migliorarlo, garantendo la viabilità e la sicurezza dell’area».

Il Sindaco chiarisce anche un aspetto tecnico.

«Il comune di Castelbellino aveva vinto un bando di 40mila euro da destinare alla viabilità e nominammo un tecnico esterno per valutare i possibili interventi, tra cui anche quelli sullo svincolo. Ora lo stesso tecnico è stato nominato dalla Provincia per lo studio di fattibilità, partendo da quanto proposto dall’Anas e raccogliendo i nostri rilievi. Si sta andando verso la giusta direzione».

©riproduzione riservata