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Castelbellino

CASTELBELLINO SI ALLARGA IL FRONTE DEL NO, CESARONI: “CON NOI MOLTI COMUNI, TUTTI CONTRARI ALL’AMPLIAMENTO DELLA CORNACCHIA”

CASTELBELLINO, 31 ottobre 2015 – La conferenza stampa sull’ampliamento discarica  Cornacchia per rifiuti speciali, indetta dal Comune di Castelbellino, è servita al sindaco Andrea Cesaroni, per esporre la storia iniziale e corrente relativa al progetto, senza lasciare dubbi sulle azioni future che saranno messe in atto per osteggiarlo, considerato che il progetto si scontra apertamente con “l’approvato Piano Regionale dei Rifiuti, datato aprile 2015”.

Il sito della discarica "Cornacchia" di Moie di Maiolati

Il sito della discarica “Cornacchia” di Moie di Maiolati

Il primo cittadino, insieme ad alcuni assessori, il vice sindaco Massimo Costarelli, Gianfranco Amburgo (Ambiente) e Gioia Santarelli (Servizi Sociali), ha esposto le date e i vari passaggi del contestato progetto: “L’iniziativa politica del Comune di Castelbellino di contrarietà al progetto di completamento dell’ampliamento del IV stralcio della discarica, è scaturita a causa della mancata attivazione da parte del Comune di Maiolati Spontini di quel percorso politico amministrativo di informazione e condivisione con le istituzioni locali, le forze politiche e le comunità cittadine limitrofe, che risulta propedeutico e di basilare importanza in tutti gli iter di Valutazione di Impatto Ambientale a maggior ragione se interessa un progetto di ampliamento di così tale rilevanza”.

Il Sindaco ha continuato nella cronistoria: “La discarica ”La Cornacchia” nasce per soddisfare le esigenze del Comuni in ambito Cis in materia di smaltimento dei rifiuti, prevalentemente solidi urbani, ma anche speciali. Ciò ha permesso di togliere tutte quelle discariche che ogni Comune aveva nel proprio territorio concentrandole in una unica discarica fatta nel luogo più idoneo e gestita al meglio dal gestore Sogenus Spa. Per anni le cose hanno funzionato bene portando anche dei benefici economici rilevanti. Nel tempo le diverse politiche sulla gestione dei rifiuti hanno fatto sì che aumentassero, grazie ai cittadini, la raccolta differenziata e automaticamente diminuissero i rifiuti conferiti in discarica.  La scelta della Sogenus è stata quella di compensare la mancanza di rifiuti RSU aumentando l’abbancamento di rifiuti speciali. Questo è stato tollerato anche perché portava dei vantaggio economici e comunque la vasca era stata autorizzata fino al riempimento.”

Ancora il primo cittadino: “Ora le cose stanno in maniera totalmente diversa: la discarica è in esaurimento , la nuova discarica autorizzata è quella di Corinaldo. Il Comune di Maiolati Spontini, abituato a rilevanti entrate derivanti dalla discarica, ha progettato un ulteriore ampliamento questa volta solo per rifiuti speciali, quindi deve essere chiaro che non è più per i “nostri” rifiuti provenienti dai “nostri” territori, se non per una piccola parte di nostri rifiuti speciali, bensì stiamo parlando di rifiuti speciali provenienti da tutta la Regione Marche e parecchi anche da oltre”. Ancora le date dell’iter:”A luglio 2013 il Comune di Maiolati Spontini presenta in Provincia un progetto di Completamento dell’ampliamento del IV stralcio della discarica “La Cornacchia”. Poiché non sono ammessi ampliamenti lo chiamano Completamento quando in realtà non fa parte di nessun progetto precedente. Il progetto prevede un ampliamento al 100% per i rifiuti speciali. Il territorio interessato dall’ampliamento è a Sud dell’attuale dislocazione e arriva ad 1 Km. dal centro abitato di Castelbellino Stazione, su un’area di 15 Ha per un volume di circa 1.500.000 m3  pari a circa 14 anni di attività (circa 100.000 tonnellate/anno) e qui il nostro comune presenta già le prime osservazioni in attesa della Conferenza dei Servizi. A novembre 2013 il progetto viene sottoposto a verifica da parte della Provincia e dell’Arpam e viene dato un preavviso di rigetto per una serie di motivi:

  1. a) la mancanza della Sussistenza del Pubblico Interesse (non ci sono rifiuti solidi urbani);
  2. b) la disponibilità impiantistica attuale regionale per i rifiuti speciali che risulta essere superiore ai fabbisogni stimati;
  3. c) il fatto che gli eventuali ampliamenti devono, comunque, essere dotati di adeguato e integrato impianto di recupero.”

Ancora Cesaroni: “A marzo 2014 il Comune di Maiolati Spontini ripresenta un nuovo progetto inserendo una serie di modifiche tra le quali anche lo smaltimento di un 20% di rifiuti RSU al fine di dare una valutazione di pubblica utilità al progetto stesso, giustificandolo attraverso un ipotetico utilizzo in caso di impossibilità di ricezione dell’impianto di Corinaldo (unico autorizzato per gli RSU); la Provincia sospende l’iter procedurale anche a quest’ultimo progetto, chiedendo chiarimenti e facendo intervenire anche l’ASUR; in data 2 febbraio 2015, con Delibera n°.34, la Giunta Regionale e successivamente ad aprile 2015 il Consiglio Regionale  approva il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti che contiene una serie di criteri che regolamentano la gestione dei rifiuti in generale e anche di quelli speciali, tra i quali riduzione della produzione, massimizzazione dell’invio a recupero e riutilizzo dei rifiuti al fine di diminuire il ricorso allo smaltimento in discarica che viene stimato tra 95.000 e 140.000 tonnellate anno in base al perdurare della crisi economica. Vengono inoltre individuati fattori di pressione comunali, intercomunali e provinciali oltre che distanze da centri abitati e da luoghi sensibili (2 Km. distanza minima). Nel nuovo Piano Regionale dei Rifiuti la discarica di Maiolati è classificata “in esaurimento”, inoltre è previsto che tutte le discariche devono essere dotate di impianti di trattamento per la riduzione, impianto di cui è dotato solo Corinaldo. Ma soprattutto viene elevato al 50% il conferimento di RSU al fine di avere il requisito di pubblica utilità. Praticamente per il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti non è ammissibile.  Il Comune di Castelbellino, forte dei criteri inseriti nel nuovo Piano Regionale dei Rifiuti, non avendo avuto notizie in merito all’evolversi della procedura, chiede una conferenza dei servizi nella quale presentare le proprie osservazioni. La conferenza si svolge il 5 marzo 2015 e il Comune di Castelbellino manifesta con forza la posizione di netta contrarietà al progetto di ampliamento.”

Un discorso chiaro e una storia che parla di rispetto dei diritti soggettivi e dell’ambiente, tanto che :”La provincia si trova in difficoltà dal punto di vista normativo in quanto da un lato deve rispettare il proprio piano provinciale dei rifiuti che si rifà al vecchio piano regionale del 2001 in quanto non c’è ancora un nuovo piano provinciale e dall’altro non può non tener conto delle regole imposte dal nuovo Piano Regione dei Rifiuti con il quale il progetto di ampliamento cozza totalmente. Il 30 marzo 2015 il Consiglio comunale di Castelbellino delibera contro l’ampliamento lasciando aperti dei margini di mediazione e invia la propria delibera ai comuni limitrofi per ottenere il loro consenso. Nel frattempo parte la campagna di sensibilizzazione verso i cittadini, le istituzioni, nascono i comitati, i media si interessano all’argomento con servizi giornalisti e televisivi. A luglio 2015 il Comune di Maiolati Spontini per venire incontro alle nostre richieste ma soprattutto come manovra di “captatio benevolentiae” al fine di recuperare consensi da parte dei propri cittadini propone una riduzione dell’ampliamento del 20% consistente nella sostanza con il non riempimento fino al colmo della vasca. La riduzione viene presentata alla Provincia dopo un pre-parere di valutazione di modifica non sostanziale del progetto, consapevoli che se così non fosse il progetto verrebbe respinto in quanto non conforme con l’attuale Piano Regionale dei Rifiuti.  La Provincia che indice una Inchiesta Pubblica al fine di far esprimere anche i cittadini sull’argomento, inchiesta che si svolge a Moie il 15 settembre 2015 e che vede tutti gli interventi contrari all’ampliamento, fatti salvi gli interventi dei progettisti incaricati da Maiolati. La Provincia dà una ulteriore sospensiva fino al 13 dicembre 2015 in attesa di risposte e chiarimenti dal Comune di Maiolati. Intanto al Comune di Castelbellino si sono uniti Monte Roberto, Montecarotto, Jesi e in questi giorni anche altri comuni si stanno muovendo in tal senso.”

La lunga presentazione dei passi salienti di questa Odissea si è conclusa con le considerazioni spicciole ed oggettive di un Sindaco in prima linea: “Tanta parte della dialettica sviluppatasi intorno all’argomento è incentrata sugli aspetti connessi alla salute pubblica. In effetti non ci sono studi ed indagini specifiche che possono attestare la correlazione di malattie con la presenza di questa discarica, ma ci sono studi effettuati su altre realtà che meritano ulteriori approfondimenti. A maggior ragione non è possibile ipotizzare conseguenze derivanti da un ulteriore ampliamento oltretutto solo per rifiuti speciali. Noi pensiamo che di fronte all’incertezza debba prevalere il principio di precauzione e pertanto ribadiamo la nostra posizione di netta contrarietà a questa nuova discarica.”  Il Sindaco da amministratore della cosa pubblica non ha mai superato, neppure involontariamente, l’uomo politico che esiste in lui, rimanendo un cittadino che si preoccupa per la propria comunità.

(Oddino Giampaoletti)

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