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CASTELPLANIO LADRI IN FERRAMENTA: DUE ARRESTI E CACCIA AL TERZO COMPLICE

Bottino recuperato dalla Polizia per un valore di 15 mila euro: si tratta di rumeni che vivono ad Ancona

 

CASTELPLANIO, 28 giugno 2019 – La scorsa notte, agenti della Squadra Mobile di Ancona, Sezione Reati contro il Patrimonio, coadiuvati dal personale del Commissariato di Jesi , hanno arrestato di due rumeni colti in flagranza di furto aggravato commesso in concorso con un complice, identificato, ma del quale  sono ancora in corso le ricerche.

Il furto è stato commesso ai danni di una nota ferramenta dalla quale sono stati rubati numerosi utensili professionali come trapani, levigatrici, livelle elettroniche a infrarossi, cassette di utensili,  per un valore complessivo di circa 15.000 euro (foto in primo piano).

L’attività investigativa ha avuto inizio a metà giugno quando i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ancona avevano posto sotto attenzione una comunità di rumeni che vivevano ad Ancona, in zona Piano, che erano soliti intraprendere spostamenti notturni in località Jesi e dintorni  e aveva permesso di individuare una base logistica collocata presso un casolare collocato aperta campagna.

Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli agenti in borghese a bordo di auto e moto civette nonché a piedi  per i campi della Vallesina, hanno avuto occasione di vedere che due rumeni, dopo aver lasciato il loro domicilio di Ancona si incontravano con un terzo uomo nel casolare di Jesi intorno alle 2 di notte di giovedì. L’operazione proseguiva con pedinamenti a distanza del gruppo criminale che, a bordo di due Audi, di cui una con targhe rubate, si avviavano verso la ferramenta. Una volta giunti presso il negozio, scardinavano un ingresso secondario utilizzando piedi di porco e altri attrezzi atti allo scasso (tutti recuperati e sequestrati) ed entravano all’interno.

Venivano rubati numerosissimi utensili con l’intento di trasportarli presso il casolare mediante due viaggi, visto il loro elevato numero. L’altra Audi, invece, fungeva da staffetta per bonificare il percorso che avrebbe dovuto fare l’auto colma di refurtiva.

Grazie all’intervento tempestivo dei poliziotti, le due autovetture, a distanza di un chilometro l’una dall’altra, venivano bloccate, così come il conducente dell’auto staffetta e uno degli occupanti dell’altra Audi (con le targhe rubate), carica di parte della refurtiva. La rimanente era stata collocata nei pressi del negozio, in attesa di essere trasportata con un secondo viaggio.

Uno dei due occupanti dell’Audi con la refurtiva a bordo, riusciva a far perdere le tracce di sé scappando per i campi. Gli altri due invece venivano bloccati e tratti in arresto.

Si tratta di A.I.C. (’87) e T.C. (’87), quest’ultimo con precedenti penali specifici per furto.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, i due arrestati venivano collocati nelle celle di sicurezza della Questura a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente per il giudizio direttissimo.

Il sostituto Procuratore di turno disponeva contestualmente la restituzione della refurtiva recuperata al legittimo proprietario.

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