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CASTELPLANIO TRATTAMENTO RIFIUTI: BOTTA E RISPOSTA TRA COMITATO E SINDACO

Rifiuti stradali

Resta sotto la lente d’ingrandimento la possibile installazione dell’impianto in località Pozzetto

CASTELPLANIO, 11 settembre 2019 – Dopo il no di Monte Roberto, l’ipotesi ancora aperta di Castelplanio e il probabile coinvolgimento di altri Comuni, continua a far discutere la costruzione e la conseguente ubicazione dell’impianto di trattamento rifiuti derivanti da spazzamento stradale di cui dovrebbe servirsi l’intera provincia.

Con una nota dettagliata, il Comitato per la tutela di Castelplanio e dei territori limitrofi prendendo atto delle recenti aperture del Sindaco Fabio Badiali, ribadisce la propria contrarietà: «Il sito proposto dal Sindaco Badiali, in base alla normativa nazionale e regionale, non è idoneo a ospitare un simile impianto perché troppo vicino in linea d’aria alle abitazioni (le prime distano solo 100 metri) e al corso d’acqua che scorre a confine del sito stesso.

«Il Piano Regionale Gestione Rifiuti vigente stabilisce una distanza minima per gli impianti che trattano rifiuti non pericolosi (500 m dai centri urbani) così come esclude tutte le aree poste sottovento rispetto ad impianti simili mentre il TU sulle opere idrauliche stabilisce una fascia di rispetto minimo dai corsi d’acqua di 10 m dal piede dell’argine. L’area proposta, inoltre, è inserita nell’elenco dei siti che hanno superato i limiti di CSC (Concentrazioni Soglia di Contaminazione) approvato con delibera n.79 del 18.06.2018 dal Dirigente della P.F. Bonifiche, Fonti Energetiche, Rifiuti, Cave e Miniere della Regione Marche in quanto risulta contaminata dalle lavorazioni di precedenti insediamenti industriali e necessita di adeguata bonifica.

Sindaco di Castelplanio Fabio Badiali

Il Sindaco di Castelplanio Fabio Badiali

«La Provincia di Ancona ha già da anni escusso la fideiussione di € 469.100 stipulando poi una convenzione con il Comune di Castelplanio per le operazioni di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale del sito. Al momento non è dato sapere a che punto sia la bonifica ma in ogni caso, essendo il sito ancora inserito nel citato elenco regionale, non può essere utilizzato per la realizzazione di nessun tipo di impianto essendo la bonifica e messa in sicurezza condizione preliminare e imprescindibile per i futuri impieghi dell’area.

«Premesso che nessun impianto è sicuro al 100%, come ampiamente illustrato nelle nostre riunioni e alle quali si invita la popolazione a partecipare per una più completa informazione, l’impianto che si progetta di fare a Pozzetto impiega dei reagenti chimici, sostanze cioè potenzialmente tossiche ed inquinanti se rilasciate nell’ambiente ed il loro stoccaggio può dar luogo a diversi rischi come incendio e percolazione.

«La scelta localizzativa è tanto più sbagliata se si considera il contesto industriale in cui andrebbe a collocarsi. A ridosso del capannone in questione insiste già altra azienda, che tratta rifiuti. La sommatoria di questi due impianti vicini e a 100 m dalle abitazioni e il conseguente differenziale aggiuntivo di lesività ambientale che la realizzazione dell’impianto può arrecare a un territorio già significativamente “appesantito” da numerosi interventi antropici escludono, anche solo in via prudenziale, ogni idoneità del sito attualmente al vaglio delle autorità.

«Nessun introito economico può valere più del benessere di una comunità, e la nostra, senza distinzione di appartenenza amministrativa, ha già ampiamente contribuito in termini di rifiuti. La collocazione proposta non è neppure strategica in termini di produzione dei rifiuti in provincia ove la quantità maggiore di rifiuti da spazzamento stradale arriva dai grandi centri urbani ubicati sulla costa mentre quelli da spiaggiamento provengono esclusivamente dal litorale».

Viene inoltre lanciato un appello: «Il Comitato è ben disponibile a confrontarsi con tutte le autorità coinvolte e ha già avuto modo di incontrare il Sindaco di Maiolati Spontini e di Castelbellino, i quali hanno dichiarato di ritenere il sito proposto a Castelplanio del tutto inidoneo. Il Comitato ribadisce la propria disponibilità ad un incontro con il Primo Cittadino di Castelplanio ma sin da ora rimarca la propria contrarietà al sito di Pozzetto di Castelplanio e chiede al Sindaco Badiali di ritirare ufficialmente la candidatura dell’area proposta all’Ata dandone pubblica divulgazione ai cittadini così da indirizzare l’opera dei tecnici Ata verso altre localizzazioni. Il Comitato è risoluto e determinato nel continuare la propria opera di sensibilizzazione della popolazione e di ferma opposizione alla candidatura del sito di Pozzetto di Castelplanio e ha già in programma altre iniziative».

Pronta la risposta del Sindaco di Castelplanio Fabio Badiali, che al nostro taccuino si dichiara disponibile al dialogo: «Voglio subito precisare che nessuna candidatura è stata presentata, ma abbiamo dato una semplice disponibilità alla valutazione. L’installazione dell’impianto in questione è un’opportunità per tutto il territorio. Capisco e raccolgo le perplessità dei cittadini, che sono anche le mie, e se si individuano siti più idonei ben vengano, siamo pronti a discuterne. L’Ata ha dichiarato che la zona individuata a Pozzetto è compatibile, e con i miei occhi ho visto che stiamo parlando di una struttura in assoluta sicurezza ambientale, ma è chiaro che la fattibilità e l’opportunità sono due concetti differenti. Nessuna decisione definitiva è stata presa e sono assolutamente disponibile ad incontrare il comitato».

Marco Pigliapoco

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