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CASTELPLANIO VERDICCHIO CAPRIOTTI, DUE MENZIONI D’ONORE

Tre vini da tre soli ettari di terreno, già inseriti nelle guide “Berebene” di Gambero Rosso e dell’Associazione Italiana Sommelier Marche

CASTELPLANIO, 20 dicembre 2019 – Classico, Superiore e sfuso: il Verdicchio dei Castelli di Jesi si fa in tre nella Società Agricola Capriotti.

L’avventura dei fratelli Capriotti nasce nel 2014, quando Mirko e Monia (foto in primo piano) hanno deciso di convertire un vecchio terreno di famiglia tipicamente mezzadrile da seminativo a vigneto.

Preso già piede nel mercato locale nonostante la giovane età, l’azienda si sta avviando fuori regione. Produce anche olio, ma il suo punto di forza è il vino.

Da soli tre ettari di terra, ma in posizione ottimale, nasce un Verdicchio eccezionale, che già al secondo anno di imbottigliamento ha meritato due menzioni in altrettante guide, Berebene e Le Marche nel Bicchiere 2020.

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Il premio “Berebene” del Gambero Rosso, alla sua trentesima edizione, è assegnato a 1.450 vini di tutta Italia che meritano una menzione per il rapporto qualità/prezzo, venduti sotto i 13 euro.

A meritarlo è stato il Classico La Pietra, che la guida ha così commentato:

«(…) un Verdicchio in purezza affinato sei mesi in acciaio e tirato in appena 3.500 bottiglie: naso tra agrumi e mandorla, bocca saporita e di ottima tenuta aromatica. Se son rose…»

“Le Marche nel Bicchiere 2020”, invece, è una guida regionale redatta dall’Associazione Italiana Sommelier Marche, che ha premiato il Superiore Kàlamos con il premio Eccellenza, che guarda alla qualità indipendentemente dal prezzo.

«Particolare colore oro antico appena ramato. Sorprendenti sentori evoluti, garofano, arancia sanguinella, sangria e anice. Secco ma dal cuore caldo, appaga l’assaggio con equilibrio, buona freschezza e garbata sapidità in un contesto di rara pregevolezza»

«Ciò che ci rende più orgogliosi – ha commentato Mirko – è il fatto che ci troviamo soltanto alla seconda annata e che guide così prestigiose ci abbiano riconosciuto un’ottima partenza».

Solo 3.500 bottiglie di Classico e un migliaio di Superiore e già il loro Verdicchio, democratico nel prezzo ma aristocratico nella qualità, ha avuto un ottimo successo. Ora si prepara a riempire i pacchi natalizi, rendendosi reperibile contattando i titolari tramite la pagina Facebook Società Agricola Capriotti.

Per differenziare i tre vini che nascono nel medesimo terreno è necessario selezionare le uve sia durante la fase di maturazione dei grappoli, sia durante la raccolta. Una zona specifica del terreno è riservata al Superiore. Sono quindi applicati processi di lavorazione e di invecchiamento diversificati in cantina.

«Ringraziamo i locali, i ristoranti e i privati che ci hanno dato fiducia sin dall’inizio, grazie ai quali ci siamo fatti un nome – hanno commentato Monia e Mirko -, ma anche l’enologo Manuel Barboni e l’agronomo Danilo Mattei che ci seguono passo passo».

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