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CATERPILLAR Tre proposte concrete ma l’azienda rimane cinica e indifferente

Carlo Ciccioli, capogruppo FdI in Consiglio regionale: «Vertenza di Jesi: inaccettabile l’atteggiamento sprezzante da parte della multinazionale americana»

ANCONA, 18 febbraio 2022 – «L’atteggiamento della Caterpillar continua a essere sprezzante nei confronti delle istituzioni a tutti i livelli e, soprattutto, dei lavoratori marchigiani che hanno contribuito in modo determinate al bilancio in super attivo della multinazionale americana».

Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, rispetto alla vertenza che coinvolge circa 190 dipendenti dello stabilimento di Jesi, che rischiano di perdere il posto di lavoro a causa dell’annunciata chiusura del sito.

Carlo Ciccioli

«Di fronte a ben 3 proposte concrete, la Caterpillar continua a mostrarsi cinica e indifferente rispetto a un territorio dal quale ha sempre e solo ottenuto professionalità, competenza e spirito di abnegazione. Da quando si è aperta la vertenza non ha indietreggiato di un millimetro rispetto alla data tagliola del 23 febbraio prossimo. Da quando, cioè, avrà la possibilità di far partire le lettere di licenziamento in base alla tempistica della procedura. Ebbene, ci sono state molte novità in queste settimane, anche positive. Le tre proposte arrivate, ad esempio, confermano come vi sia attrattività e appetibilità rispetto allo stabilimento, ma soprattutto grazie a coloro che ci lavorano. A quei dipendenti che la multinazionale americana vorrebbe vedere in mezzo a una strada dalla sera alla mattina».

«C’è l’obbligo morale di verificare le offerte giunte, soprattutto perché non ci troviamo di fronte a un’azienda sull’orlo del fallimento. Ma solo di un management che continua a perseguire solo la logica del profitto per staccare cedole di dividendi sempre remunerative. Forse bisognerebbe iniziare a chiedere al giudice del lavoro e al giudice civile il sequestro precauzionale degli impianti di Jesi a tutela dei lavoratori. Mi auguro – conclude Carlo Ciccioli – che il 21 febbraio prossimo, giorno della nuova convocazione del tavolo al Mise, i rappresentanti del Governo possano esercitare le giuste pressioni sulla multinazionale americana così come è stato fatto, fin dal primo giorno della vertenza, da parte della Regione Marche». 

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