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Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI «Chiediamo un referendum sul polo scolastico»

Il gruppo consiliare Cerreto d’Esi Bene Comune protocolla una mozione per chiedere il referendum tra i cittadini

CERRETO D’ESI, 18 gennaio 2021 – Possiamo dire tranquillamente che le azioni della nuova maggioranza Cambiamenti-PD, ormai a più di cento giorni dal proprio insediamento, ci lasciano sgomenti quando non infuriati. Prima decisione per ordine d’assurdità è la scorporazione del polo scolastico. L’attuale amministrazione ha infatti proposto all’Ufficio Speciale della Ricostruzione Marche (prot.8789 del 26/10/2020) di costruire l’asilo nido, la primaria e la materna sul terreno dove sorgeva palazzo Volpini (a fianco dei giardini pubblici), trasferendo però le scuole medie nell’attuale struttura della scuola materna “Hansel e Gretel”.

L’Ufficio ricostruzione esprimendo parere favorevole ha però anche risposto che le spese per il trasferimento della scuola secondaria di I° grado non potranno essere coperte dai fondi per la ricostruzione, visto che lo stabile in via A. Merloni non fu danneggiato dagli eventi sismici del 2016. Lo stesso USR aggiunge inoltre che visti i parametri dimensionali previsti dal D.M. del 18/12/1975 il nuovo progetto potrà godere solo di 5.500.000,00 Euro, quindi mezzo milione in meno rispetto ai sei milioni già stanziati.

Pensate che la maggioranza abbia fatto passi indietro dopo aver ascoltato la risposta dell’USR? Ovviamente no. Il 22/12/2020 con delibera di giunta n°85 venne approvato il nuovo studio di fattibilità per il polo scolastico presso l’area dell’ex palazzo Volpini. Che il finanziamento comprendesse sei milioni di euro per ricostruire l’asilo nido, la primaria e la secondaria era nozione comune, che chiedere di ricostruire la materna al posto delle medie avrebbe comportato tagli ai finanziamenti era prevedibile. Perché allora muoversi verso questa direzione? Lo chiediamo ai diretti interessati, perché ormai la realtà supera la fantasia e nessuno di noi ha mai visto un ente pubblico chiedere e ottenere meno fondi di quelli già stanziati. I problemi non finiscono qui: il terreno in questione risulta non essere affatto dei migliori per una serie di rilevanti questioni che la maggioranza Cambiamenti-PD evita di dire pubblicamente.

Nelle valutazioni precedenti questo venne scartato in quanto la scuola dovrebbe essere costruita con fondazioni su pali “a cavallo”, per un costo indicativo di €360.000,00. L’area nelle sue immediate vicinanze è anche attraversata per intero dal fosso tombato delle Cerquete e, per finire in bellezza, si dovrebbe ottenere anche il parere favorevole delle Ferrovie dello Stato alla costruzione del plesso, visto che la struttura dovrà stare a trenta metri di distanza dalle rotaie. Le ultime ipotesi progettuali ci dicono poi che l’attuale palestra delle medie dovrà essere demolita, con costi a carico del comune che ancora non sono stati quantificati, così come non esiste uno studio ufficiale dei costi delle opere per spostare la scuola media nello stabile della Scuola dell’Infanzia.

Ci chiediamo poi se la struttura sarà dotata di laboratori destinati a potenziare l’efficacia dell’insegnamento, come ci si aspetterebbe da un plesso scolastico di ultima generazione che ospita una scuola secondaria di primo grado, trampolino di lancio verso il futuro per i nostri ragazzi.

Crediamo che il polo unificato sia una soluzione lungimirante e che sarebbe stato più logico demolire la Lippera e lì ricostruire: in un territorio come il nostro, vittima di spopolamento e abbandono, i servizi vanno pensati in base ai bisogni del comprensorio. Agevolare le famiglie con rientri, attività pomeridiane, una mensa unificata e un’offerta didattica competitiva spingerebbe sicuramente i cittadini a restare e a vivere Cerreto con più serenità. Ricordandoci che altrimenti l’edificio vuoto che rimarrà in piedi dovrà essere sistemato a fronte di spese che non possiamo coprire.

Vero è che la maggioranza ha sollevato tante problematiche su questa soluzione, ma ribadiamo che non mai è stato fatto un concreto studio di fattibilità sulla demolizione e ricostruzione a fasi, e rammentiamo a tutti che in passato questa era una strada percorribile. Se si sostiene che le cose non stiano più così qualcuno deve fornirne una prova tangibile. Arrivati a questo punto sosteniamo che bisogna dire basta a questo teatrino che si protrae da oltre tre anni, con continui cambi di idee e studi fra loro contraddittori.

La ricostruzione della scuola interessa tutta la collettività. Per questo e per i motivi di cui sopra, abbiamo protocollato una mozione per indire un referendum consultivo. La prossima decisione che la maggioranza dovrà prendere sarà proprio lo scegliere di offrire ai cittadini la possibilità di esprimersi o meno. Il quesito riportato nel referendum sarà la scelta fra la costruzione di un polo unificato o scorporato.

Consci del fatto che, per noi, la sovranità appartiene al popolo.

Il Gruppo Consiliare “Cerreto d’Esi Bene Comune”

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