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Cerreto d'Esi

CERRETO D’ESI Dimissioni dell’Assessore Cimarossa, la minoranza attacca

Il commento del Sindaco: «Accogliamo con rammarico le dimissioni. Stiamo lavorando per sostituirlo al meglio»

CERRETO D’ESI, 25 marzo 2022 – Terremoto politico in città: nei giorni scorsi si è dimesso l’assessore Sandro Cimarossa (deleghe ai  lavori pubblici, bilancio, sviluppo economico, ambiente, innovazione tecnologica).

Una decisione spiegata dallo stesso ex assessore (e consigliere comunale) con una sola parola “Burocrazia”. Cimarossa ha spiegato così: «Tutto si infrange nel muro della burocrazia e questo mi crea notevoli problemi a livello personale. Voglio sottolineare che ho avuto la massima collaborazione da parte di tutti i componenti dell’amministrazione, dai dipendenti, ai colleghi consiglieri, compresi quelli di minoranza, e dal sindaco con il quale ho un ottimo rapporto. Chiedo scusa a quanti mi avevano sostenuto nell’elezione ma per me è impossibile lavorare con queste condizioni».

«Accogliamo con rammarico le dimissioni dell’assessore Sandro Cimarossa – Commenta su facebook il sindaco David Grillini – con cui sia io che il resto della giunta abbiamo lavorato dal primo giorno in perfetta sincronia ed in maniera instancabile per Cerreto d’Esi. Stiamo lavorando per sostituirlo al meglio anche se la speranza è che Cimarossa resti un riferimento per eventuali problematiche che l’amministrazione comunale potrà incontrare in futuro. Gli auguriamo il meglio e ci auguriamo che la sua difficile decisione possa essere rispettata da tutti così come abbiamo fatto noi, senza le solite speculazioni politiche che sarebbero davvero fuori luogo».

Dimissioni che hanno aperto la porta ad un nuovo affondo dell’opposizione consiliare di Cerreto D’Esi Bene Comune. Dalle dimissioni ad un attacco su tutti i fronti dell’amministrazione Grillini.

«Questo suo gesto – Commentano –  è sicuramente frutto di un cambiamento che noi dell’opposizione ci aspettavamo ma non in così brevissimo tempo, pensavamo potesse resistere di più. Ma evidentemente non riuscire a districarsi con il progetto del “Polo scolastico” è stata una sconfitta più personale che di gruppo, tanto da dare la colpa alla burocrazia. Perché non pensiamo affatto che la sua insofferenza nei confronti di questa burocrazia siano ammissibili e accettabili al fine di dimettersi. Ma gli anni precedenti in cui era all’opposizione, non si è mai reso conto di quanta burocrazia c’è nel Comune? E in Regione? E al Governo?  Come non vogliamo credere al fatto che si voglia eludere alle norme e alle leggi per fare le cose come ognuno crede. Non è richiesto questo ad un’amministrazione comunale. Forse vogliono essere protagonisti di una nuova forma di neoliberismo amministrativo».

(Redazione)

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