Cronaca
Cerreto d’Esi Electrolux, l’allarme della Bora: «La Regione chieda riconvocazione del tavolo nazionale»
La consigliere dem chiede alla Regione di giocare d’anticipo e sollecitare il ministero per la riconvocazione del tavolo
11 Ottobre 2024
Cerreto d’Esi – «Chiedo alla giunta regionale di giocare d’anticipo ed evitare che nell’area del Fabrianese si apra una nuova drammatica crisi aziendale, dopo quelle recenti di Beko e Fedrigoni. Siamo infatti molto preoccupati dalle notizie che circolano riguardo le prospettive dello stabilimento Electrolux di Cerreto d’Esi».
A dirlo è la consigliera regionale del Partito Democratico Manuela Bora, la quale ha presentato un’interrogazione alla giunta Acquaroli per conoscere quali interventi si intendano mettere in campo al fine di salvaguardare l’occupazione e il futuro dei dipendenti della Electrolux di Cerreto d’Esi.
«Nell’ultimo incontro svoltosi a Mestre con i sindacati di categoria – prosegue la consigliere regionale – la multinazionale ha fornito i numeri di un mercato ai minimi storici: nel 2024, in Europa, le vendite dovrebbero fermarsi a poco più di 78 milioni di apparecchi, contro i quasi 100 milioni del 2021. Dati inferiori alle aspettative e che si attesteranno su volumi simili anche nel prossimo anno. Il calo, tra l’altro, sembra investire i segmenti più alti di gamma in cui si inseriscono le produzioni italiane».
«Sarebbe imperdonabile – Conclude la Bora – se ancora una volta la Regione Marche si trovasse a gestire in emergenza una vertenza sindacale in questo territorio che da anni subisce processi di deindustrializzazione costati migliaia di posti di lavoro. Poiché è evidente che Electrolux non ha una strategia di rilancio della competitività, così come è chiaro che questa mancanza rischia di interessare negativamente lo stabilimento di Cerreto d’Esi, sarebbe opportuno che la giunta regionale sollecitasse il ministero delle Imprese e del Made in Italy a riconvocare il tavolo della filiera del bianco, mai più aggiornato dopo la riunione dello scorso febbraio, nonostante gli impegni presi».
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