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CHIARAVALLE BIANCHINI E IL CROLLO DEL PARTITO DEMOCRATICO

CHIARAVALLE, 11 giugno 2018 –  Alessandro Bianchini accusa il colpo ma lo fa con l’aplomb dello stimato docente universitario e del politico di lungo corso che ne ha viste e vissute tante.

«Non solo abbiamo perso – dice Bianchini che è stato sindaco della città dal 1994 al 2003 – abbiamo subito un tracollo. In queste elezioni sono saltati tutti gli schemi e ogni appartenenza politica, non è solo un problema del PD. Dalle politiche del 4 marzo, appena tre mesi fa, è diametralmente mutato lo scenario. Ha vinto Costantini, soprattutto lui, non tanto la sua lista ed è segno che i cittadini hanno visto in lui un elemento di grande novità e positività per la città. Dietro di lui non c’era alcuna base politica, non c’erano partiti. Questa volta alle amministrative c’è stata una polarizzazione sulla persona e non sulla lista o sui partiti ed infatti anche gli altri che si schieravano con liste legate a partiti, la Lega, il M5S, Rifondazione e il centrodestra hanno subito una sonora sconfitta».

Non può passare inosservato però l’autentico crollo del PD, in una città che da sempre è stata governata dalla sinistra e dal centrosinistra.

Ad appoggiare la lista di Costantini c’erano tanti politici di sinistra che un tempo erano nel PCI, nel PDS, nei DS ed anche in Sel e in RC ed erano stati talvolta al fianco di Alessandro Bianchini: tra loro Gianni Aquili, Anna Amadei, Claudio Maderloni, Paolo Cecchetti.

«Li ho trovati sull’altra sponda, da avversari, anche loro non sono proprio politici di primo pelo ma credo che non abbiano spostato gli equilibri. Questa volta ha vinto più che altro Damiano Costantini. E’ una vittoria molto personale. Ci sono state tante polemiche ma credo che il dato più evidente è che Costantini è entrato molto in profondità nel tessuto della città, si è ben mosso con tutti, con le categorie, con gli enti, le associazioni, ha saputo aggraziarsi le simpatie di molti».

E il futuro cosa riserva al PD e ad Alessandro Bianchini? «Abbiamo lanciato una sfida, vogliamo essere coerenti, faremo opposizione e non all’acqua di rose. Abbiamo fatto una campagna elettorale piena di contenuti e di temi significativi. Abbiamo alcuni giovani come Jacopo Falà che sono il futuro politico del PD e tutti i componenti della lista vogliono dare un contributo. Per quel che mi riguarda continuerò a stare nel PD – chiude Bianchini sdrammatizzando, con l’ironia che lo caratterizza – ma certamente non sarò il prossimo candidato sindaco».

Gianluca Fenucci

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