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Chiaravalle

Chiaravalle Addio a Paolo Cecchetti, cardiologo dal cuore grande

Un uomo ricco di straordinaria umanità, di grande generosità, di una passione civile unica

Chiaravalle, 26 luglio 2022Paolo Cecchetti era un ottimo cardiologo, dal cuore grande. Se n’è andato ieri a 72 anni all’ospedale di Napoli dove era ricoverato da qualche tempo per curare un male malvagio che non gli ha dato scampo.

Paolo Cecchetti era un cardiologo molto conosciuto e stimato a Chiaravalle e nel territorio. Un uomo ricco di straordinaria umanità, di grande generosità, di una passione civile unica.

Lascia la moglie, l’odontoiatra Gabriella Sartini anche lei molto apprezzata in città, ed i figli Sofia, che è anche consigliere comunale, e Giulio.

«Il suo entusiasmo e il suo rigore morale – dicono gli amici – erano motivo di stimolo e occasione di confronto, a volte accalorato ma sempre pieno di affetto. A Paolo non si poteva non volere che bene. La città e noi tutti perdiamo una grande persona».

Laureato in medicina e chirurgia presso l’Università la Sapienza di Roma nell’aprile del 75, specializzato in malattie dell’apparato cardiovascolare presso l’Università degli studi di Ferrara nel luglio del 78. Dal 1978 ha lavorato in qualità di dirigente medico presso la cardiologia del Lancisi di Ancona con particolare interesse per la cardiologia clinica e l’aritmologia, approfondite con stage in Italia e in Francia.

Paolo Cecchetti era un convinto uomo di sinistra: iscritto al Pci nel 1984 e successivamente al Pds ed ai Ds, è stato membro della segreteria cittadina dalla metà degli anni ‘90. Dal 2003 al 2007 membro del direttivo regionale dei Ds ed eletto consigliere comunale nelle legislature 1985-1990 e 1990-1994.

Nell’aprile del 2007 aveva aderito a Sinistra democratica. Nel 2013 fu uno dei sostenitori più appassionati della lista Chiaravalle Domani ma oltre la sua appartenenza politica tutti ne ricordano la grande umanità e lo spessore morale.

Come volontario diede il suo apporto significativo e gratuito durante la guerra nell’ex Jugoslavia, in una missione umanitaria nell’ottobre del 1993 in un campo profughi nel paese di Posusje in Erzegovina.

«Abbiamo discusso animatamente, a volte, in Consiglio comunale – ricorda Maria Rosaria Lucarelli – ma come spesso accade, tra persone sincere e oneste c’era una cordiale amicizia. Era stato il mio cardiologo e durante le sue visite facevamo lunghe riflessioni politiche. Figlio come me della grande famiglia dei lavoratori e lavoratrici della Manifattura Tabacchi.
Se ne va una generazione appassionata del proprio lavoro e convinta di voler contribuire al futuro del nostro Paese, a Chiaravalle purtroppo in totale estinzione».

La camera ardente allestita da oggi presso la Casa funeraria Santarelli, in via Breccia a Monsano.

Gianluca Fenucci

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