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CHIARAVALLE Archiviazione variante ex Cral, chiusa brutta pagina politica

Il Pd invita a guardare al futuro non dimenticando che la Corte dei Conti non ha neppure iniziato il processo visto che non c’erano anomalie

CHIARAVALLE, 7 febbraio 2021 – Con l’archiviazione dei fascicoli istruttori, poiché nessun comportamento illecito né alcuna ”anomalia” si riscontra negli atti e nei comportamenti posti in essere dai soggetti, pubblici e privati, coinvolti nella vicenda urbanistica denominata “variante ex Cral” del Comune di Chiaravalle, si è chiusa una delle peggiori pagine politiche della città di Chiaravalle.

La pronuncia della Corte dei Conti apre una stagione nuova.

Molti esponenti locali del Pd (ma anche esponenti di altre forze politiche, rappresentanti di enti pubblici, privati e professionisti locali) che hanno dato il loro contributo al bene della città, invece di essere eventualmente criticati sui contenuti, negli ultimi sette anni sono stati emarginati con attacchi della peggior specie, denunce e illazioni.

Gli organi giudiziari hanno però emesso un incontrovertibile verdetto, sancendo in modo definitivo la vacuità e l’infondatezza di quelle accuse: la cattiva fede degli accusatori è sotto gli occhi di tutti.

Chi abbia avuto modo di conoscere le più di venti persone coinvolte dal procedimento avviato con la denuncia del Sindaco Costantini, non poteva avere dubbi sulla loro onestà e trasparenza; eppure su queste illazioni e falsità si è costituita una nuova maggioranza che ha contribuito a divulgare i sospetti organizzando veri e propri processi di piazza e facendo una narrazione falsata dei fatti.

E’ giunta l’ora di smetterla con le fantasie e i teoremi di fantomatici blogger e non si escludono misure volta a tutelare la dignità delle persone per le vie legali.

Sulla vicenda, piuttosto, visto che il Sindaco Costantini ha affermato di essere stato l’unico e il solo a impedire la costruzione di un megastore, come mai non ricorda la posizione unanime del Pd da sempre schierato per il NO, al contrario del suo ex partito Sel, e soprattutto come mai il Comune non ha inteso partecipare all’asta per quell’area avendo la possibilità di riportare nel patrimonio pubblico a un prezzo molto vantaggioso ciò che a tutt’oggi è ancora di proprietà di un privato?

Ci attendiamo risposte circa la vicenda di ieri e soprattutto della situazione di oggi, sgombrando il campo da un pernicioso giustizialismo che ha avvelenato i pozzi del dibattito pubblico.

Ci auguriamo che le persone e le forze politiche che compongono l’attuale maggioranza prendano pubblicamente le distanze, rigettare e respingere quella tendenza di creare colpevoli sulla base di meri sospetti e senza alcuna sentenza dei Tribunali.

Abbiamo auspicato il ritorno a un dialogo sano nella nostra città, basato sul rispetto e sul garantismo.

Non chiudiamo però certamente gli occhi, e condanniamo chi a fatto delle carte bollate, della persecuzione personale, utilizzando un macchina del fango bieca e spietata, l’arma per il proprio successo politico o per la mera affermazione del proprio ego smisurato.

Il Pd di Chiaravalle

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