Chiaravalle Biagio Nazzaro, il campione che diede il nome alla società di calcio

Il libro di Andrea Rossi a 100 anni dalla nascita dei “biagiotti” racchiude anche un secolo di storia di una comunità

Chiaravalle, 13 luglio 2022 – Perchè un secolo fa una squadra di calcio di Chiaravalle prese il nome di un corridore motociclista e automobilista torinese?

Per spiegarlo compiutamente giunge a proposito “Biagio Nazzaro, l’uomo, il campione, l’eroe”, un bel libro di Andrea Rossi, ricercatore che lavora nel settore della formazione e della progettazione sociale ma anche giornalista, storico, appassionato sportivo e tifoso della Biagio Nazzaro, la squadra di calcio di Chiaravalle fondata nel 1922, 100 anni fa.

A Chiaravalle allora nessuno conosceva Biagio Nazzaro e invece quel pilota fu figura notissima in tutta Italia e la sua morte, avvenuta durante una corsa e quindi sul campo di battaglia, lo aveva consacrato a eroe nazionale, tanto che diverse società sportive di nuova fondazione, quasi tutte non appartenenti ai motori, decisero di battezzarsi con il suo nome.

«La Biagio Nazzaro di Chiaravalle – ricorda Andrea Rossi – fu però la sola che seppe sopravvivere al dopoguerra».

Il volume di Andrea Rossi, edito da Il Grillo Parlante, del libraio per eccellenza dei chiaravallesi Enrico Guida, che ancora crede fermamente nel potere della parola scritta e letta, è curato e molto dettagliato, scritto in maniera prevalentemente cronachistica e suddiviso in capitoli che ricordano come Biagio Nazzaro fosse uomo, campione ed eroe: ed è pieno di immagini.

Rossi nel tempo ha raccolto immagini e notizie, informazioni e aneddoti e ora, nel centenario della nascita della società chiaravallese e della morte di Biagio Nazzaro, ha deciso di riaprire il faldone e scrivere un libro che racchiude anche un secolo di storia di una comunità. La vita del torinese Biagio Nazzaro è stata breve: nato il 3 luglio 1892, morì a Strasburgo il 15 luglio 1922, in seguito a un incidente causato da un cedimento meccanico, la rottura dello sterzo, durante il celebre Gran Prix de France.

Il libro di Andrea Rossi colma una lacuna e narra la vita, e la leggenda, di un uomo che divenne mito ed eroe e che diede il nome a una piccola società di calcio così lontana da Torino e dalla realtà del motorismo.

Gianluca Fenucci

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