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Chiaravalle Biagio: retrocessione, Stefano Tanfani e il “vizietto” di chi sta al potere

Al dirigente e consigliere comunale non è piaciuto un nostro articolo e lui che fa? Minaccia querele sul nulla

Chiaravalle, 9 giugno 2022 A Stefano Tanfani, consigliere comunale di Chiaravalle e dirigente della società sportiva Biagio Nazzaro, non è piaciuto affatto un articolo da noi pubblicato nel quale vengono spiegate le motivazioni, certamente soggettive e alle quali si può replicare, dell’amara retrocessione della Biagio Nazzaro dall’Eccellenza alla Promozione, proprio nell’anno del Centenario di fondazione.

Non c’è nulla di offensivo né di volgare nell’articolo, scritto da una redazione che per tutta la stagione (e anche negli anni scorsi) ha seguito con molta attenzione e partecipazione le vicende sportive e societarie della Biagio Nazzaro.

Nell’articolo in questione, tra le altre cose, si scrive della conduzione societaria, utilizzando anche questo passaggio: “L’Amministrazione comunale, in primis il sindaco Damiano Costantini e il consigliere comunale Stefano Tanfani, hanno sempre convintamente sostenuto la Biagio Nazzaro, società che ha ottenuto, come succede in altre realtà, contributi comunali per la gestione dello stadio e del campo dei Pini”.

Tanfani, responsabile settore giovanile Biagio Nazzaro

Il consigliere comunale Tanfani asserisce che questo passaggio sia offensivo nei suoi riguardi – minacciando querele – e non sia veritiero. Chissà cosa ci trova di offensivo? E cosa non risponde alla realtà?

Di offensivo e meritevole di querele non c’è nulla. Se poi non è vero che la Biagio Nazzaro acquisisca risorse finanziarie dal Comune di Chiaravalle per la gestione dei campi sportivi, il consigliere comunale Tanfani ha la facoltà di replicare e smentire.

Se è falso che il Sindaco sia un tifoso della Biagio può sempre replicare e negare. Ma il consigliere comunale, che non è solo un dirigente sportivo ma ha un ruolo amministrativo e pubblico, non può minacciare i giornalisti e un giornale che scrive liberamente e senza accusare nessuno, che non si inventa nulla né tanto meno va in cerca di facili scoop.

Proprio per il ruolo che ricopre, Stefano Tanfani non dovrebbe minacciare i giornalisti, responsabili solo di fare bene il proprio mestiere.

Chi sta al potere ha spesso il vizietto (ma è qualcosa di più grave) di mettere all’indice quelli, compresi i giornalisti, scomodi.

E’ grave che un uomo che ha un ruolo nell’amministrazione pubblica minacci e offenda. O forse, Tanfani vuol far credere che la retrocessione della Biagio proprio nell’anno del Centenario sia colpa della redazione sportiva di Qdmnotizie?!

(Redazione)

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