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Chiaravalle Campo Boario: nuovo, pieno di difetti e in concessione a pochi

Alcuni residenti vogliono sapere come Sindaco e amministratori intendano operare per dare una soluzione a quanto segnalato


Chiaravalle, 5 agosto 2022I residenti che vivono la realtà quotidiana del nuovo Campo Boario intitolato a “Gianni Ravera” intendono far presente alla cittadinanza i problemi quotidiani nei quali si dibattono.

L’intervento dei residenti

Appena eletto la prima volta il sig. Sindaco andava per il paese o con la vespa bianca o con l’Alfa rossa accompagnato qui da un suo fido elettore per verificare i problemi da risolvere. Orbene, al centro del vecchio Campo Boario vi era un agglomerato di lamiere con fili pendenti erede della Festa dell’Unità degli anni ‘90 ove varie persone giocavano a carte e ciò senza servizi igienici. Mai visto nulla, poi in prossimità delle elezioni questa costruzione è stata vista e vi è stato edificato un “eco-edificio” che ha sottratto metri quadrati di verde alla struttura: dato in usufrutto e in gestione alle persone che precedentemente stavano nella baracca di cui sopra.


Si sono creati camminamenti color nocciola di forme geometriche avveniristiche che hanno ridotto il verde a 4 -5 spazi secondari, senza contare l’abbattimento delle piante di pioppo, tutte malate, secondo l’agronomo. Camminamenti pieni di crepe e che si sbriciolano ai lati come biscotti secchi.


Ora, dopo cinque anni, i nuovi alberi hanno ancora da venire anzi, in alcune parti si rifiutano di crescere e una zona in particolare dei giochi risulta, detto alla chiaravallese “sempre sotto el chioppo del sole”.


Mandereste voi i vostri nonni e piccoli in questo misero spazio giochi con 40 gradi visto il rivestimento in gomma? Panchine anche esse di forma avveniristica poste purtroppo tutte al sole dato che l’ombra vi arriva solo dopo le ore 14.30? Cosa cerca un chiaravallese per ripararsi dal caldoil sole? Tutto il Campo Boario è privo di un sistema fognario e quando piove è impossibile transitare sui marciapiedi e in alcuni parcheggi ci vogliono gli stivali essendovi circa 20-30 cm di acqua stagnante.


I bagni ci sono e sono sempre chiusi, infatti i bimbi devono spesso nascondersi dietro gli alberi per fare i loro bisogni. Le chiavi sono in possesso delle persone di cui sopra e se ne servono per loro, poi la notte rimangono accese le luci e i condizionatori nel fabbricato.

Chi paga? Metà spazio è transennato e chiuso a chiave ad uso di poche persone e allora leviamo la dicitura sulla targa e mettiamoci “Campo semi pubblico”.

A fronte di quanto sopra vorremmo sapere come Sindaco e amministratori intendano operare per eliminare i difetti che abbiamo segnalato: c’è un proverbio che dice: “Chi sbaglia paga” . Ma qui a pagare siamo solo noi cittadini.


Attendiamo una risposta, non il silenzio come in un’altra nota vicenda.

Lettera firmata da un residente anche a nome di altri cittadini che abitano nella zona del Campo Boario

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