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CHIARAVALLE “Caso Costantini”, riunione fiume: il Sindaco non si dimette

“Chiaravalle Domani”, la lista civica che sorregge il primo cittadino, vuole altri confronti con simpatizzanti ed elettori, l’opposizione invoca le dimissioni anche della Giunta

CHIARAVALLE, 29 gennaio 2022 – Le luci della sala consiliare ieri alle 21.30 erano ancora accese.

Quattro ore di riunione dei componenti del gruppo Chiaravalle Domani, la lista civica di centrosinistra che ha sostenuto in questi anni il sindaco Damiano Costantini, non sono bastate per giungere a una decisione.

Segno evidente che la fermezza granitica nel dire no alle dimissioni da parte del Sindaco, fin qui manifestata da Chiaravalle Domani, non è più salda come nei giorni scorsi. Del resto, anche l’ex assessore Gianni Aquili, uno dei politici più seguiti e stimati in città, che è stato un grande elettore di Costantini, chiede al Sindaco di fare un passo indietro affinché non si disperda la positiva esperienza di Chiaravalle Domani, «che ha prodotto – dice Aquili – tante intuizioni e risultati amministrativi: la politica dell’uomo solo al comando è sempre foriera di guai».

Il Sindaco, comunque, ha confermato ai suoi di non volersi dimettere e a quanto pare anche il gruppo è in linea con il leader. Dalla Questura di Ancona è stato diramato ieri un comunicato in cui si specifica che «risale alla fine di novembre 2021 la notica al sindaco del divieto di avvicinamento e comunicazione con qualsiasi mezzo ad una dipendente comunale, vittima di atti persecutori» .

Il Sindaco nel giorno in cui ha tagliato il nastro inaugurale della sede dell’associazione Chiaravalle Domani

Il provvedimento scaturisce dall’attività investigativa delegata alla Squadra Mobile, coordinata dal vice questore Carlo Pinto, dalla Procura della Repubblica di Ancona, «dopo che la vittima, vittima di continui e crescenti atti persecutori da parte dell’indagato, aveva presentato denuncia direttamente all’autorità giudiziaria».

«All’esito dell’attività investigativa delegata dalla Procura, il Gip – si legge nella nota – emetteva il provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con divieto altresì di comunicazione con ogni mezzo, misura cautelare che lo scorso 24 novembre veniva notificata al sindaco di Chiaravalle dai poliziotti della Squadra Mobile dorica».

Tra i testimoni sentiti dalla Squadra Mobile ci sarebbero anche l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione Francesco Favi e una dozzina di dipendenti comunali ed esterni al Comune che avrebbero assistito agli episodi di molestie e agli scatti d’ira del Sindaco nei confronti della dipendente.

In un’occasione Damiano Costantini sarebbe entrato nell’ufficio della dirigente, dopo che lei aveva voluto interrompere la relazione, e l’avrebbe raggiunta con uno sputo oltre a gridarle pesanti improperi. Nel frattempo “l’opposizione marcia unita contro la Giunta Costantini”, si legge in un documento diffuso ieri dai consiglieri di minoranza, Alessandro Bianchini e Jacopo Falà del Pd, Fabiola Ceccarelli e Claudio Bolletta di FdI e Clelia Buratti del M5s.

Chiedono un Consiglio comunale straordinario, con questi punti all’ordine del giorno:

  • dimissioni del Sindaco
  • dimissioni della maggioranza
  • costituzione di parte civile dell’ente Comune nell’eventuale processo penale
  • nomina di un legale per la relativa assistenza dell’ente da scegliersi insieme all’opposizione

Anche il coordinamento dei segretari provinciali del Partito democratico delle Marche e i Giovani Democratici delle Marche chiedono «un immediato passo indietro di Damiano Costantini e di tutta la Giunta».

Ma fino a notte inoltrata non si conosceva ancora la decisione assunta dal Sindaco e dal suo gruppo.

Gianluca Fenucci

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