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Cronaca

CHIARAVALLE “Caso Costantini”, tutti i partiti chiedono le dimissioni del Sindaco

Nel procedimento per l’accusa di stalking che coinvolge il primo cittadino sentiti come testimoni anche l’assessore Favi e diversi dipendenti comunali

CHIARAVALLE, 26 gennaio 2022 – «Assessori e consiglieri della lista Chiaravalle Domani sapevano con certezza che il Sindaco da mesi era indagato per stalking ed ora fanno finta di nulla. Dovrebbero dimettersi tutti».

Le reazioni politiche

Giovanni Spinsanti, coordinatore di Italia Viva ed ex consigliere comunale, va dritto al punto e si fa interprete di ciò che tutti i partiti e gruppi consiliari chiedono a gran voce: il sindaco Damiano Costantini deve fare un passo indietro e dimettersi.

«Prima di tutto esprimiamo solidarietà piena alla vittima ed il più profondo rispetto per aver avuto il coraggio di denunciare un sopruso nonché la stima per aver avuto l’onestà intellettuale di agire».

Spinsanti però ne fa soprattutto una questione politica.

«Un sindaco che dovrebbe essere il garante anche del diritto è costretto per il suo comportamento ad esercitare il suo ruolo a distanza. Dovrebbe cioè in certe ore della giornata governare al confine delle caffetterie di Piazza Risorgimento? Quante volte, in nome della legge – dice Spinsanti – Costantini ha reso un inferno la vita altrui: il chiosco dei giornali sul ponte, qualcuno se lo ricorda? Il chiostro ed il diritto di superficie alla parrocchia? La fuga di quasi tutti i dipendenti dell’ufficio tecnico, sicuramente i più esperti che da decenni lavoravano lì: perché se ne sono andati? Il Sindaco a difesa dei valori che il suo mandato incarna dovrebbe rassegnare le dimissioni, senza aspettare che gli vengano sollecitate: sarebbe un’uscita di scena con stile. E tale decisione dovrebbe essere assunta anche da tutti gli assessori e consiglieri di maggioranza».

Anche Jacopo Falà, consigliere del Pd si schiera a difesa della dipendente comunale.

«Quanta ipocrisia – dice Falà – quante panchine rosse, quante scarpe rosse, quante dichiarazioni sentitissime dell’assessora alle pari opportunità sulla necessità che le donne denuncino, sul contrasto alla violenza fisica e psicologica sulle donne, sui centri antiviolenza, sul 1522, su Chiaravalle “città delle donne”! Resta soltanto una cosa da fare, Sindaco: si dimetta e chiarisca subito la situazione, prima di essere sfiduciato in aula. Chiaravalle non merita questo».

Anche Fratelli d’Italia solidarizza con la dirigente comunale che sarebbe vittima dello stalking.

«Una donna, madre, lavoratrice che doveva essere tutelata dalla stessa Amministrazione comunale, in virtù proprio dalle decine di manifestazioni e progetti contro la violenza sulle donne e di genere. L’ipocrisia e la falsità della stessa maggioranza politica – sostiene FdIcomposta proprio da molte donne (ben sette donne, due assessori e cinque consigliere), anch’esse madri e lavoratrici, che meschinamente defilate dalle piazze di protesta contro la violenza del proprio sesso, si sentono di esprimere invece solidarietà al colpevole di queste azioni».

Il fronte giudiziario

Sul fronte giudiziario emergono particolari inediti che dimostrerebbero come la situazione riguardante il Sindaco fosse ben conosciuta all’interno del palazzo municipale e all’interno della Giunta e della maggioranza che governa la città.

Tra i testimoni chiamati in causa e sentiti dagli uomini della Squadra mobile di Ancona, guidati dal vice questore Carlo Pinto, che hanno coordinato le indagini, ci sarebbe anche l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione Francesco Favi oltre a una dozzina di dipendenti comunali e altri esterni al Comune, che avrebbero assistito agli episodi imputati e agli scatti d’ira del Sindaco nei confronti della dipendente.

In un’occasione addirittura il Sindaco sarebbe entrato nell’ufficio della dipendente, S.C., dopo che lei aveva voluto interrompere la relazione, urlandole improperi pesanti e sarebbe partito anche uno sputo verso di lei.

Il primo cittadino e la donna avevano avuto un rapporto sentimentale durato alcuni anni. Entrambi sono separati e hanno due figlie. Al termine della relazione il Sindaco avrebbe iniziato a tormentare la dipendente in modo pesante.

E proprio in Comune si respira un’atmosfera cupa: alcuni dipendenti stanno vivendo sotto pressione perché cittadini vicino al Sindaco li accusano di non sostenere in questa occasione il primo cittadino.

Sembra anche che l’udienza preliminare del processo che chiarirà le eventuali responsabilità di Costantini possa tenersi tra poche settimane.

Gianluca Fenucci

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