Segui QdM Notizie

Opinioni

Chiaravalle Caso Stalking, FdI: il Dipartimento Pari Opportunità attacca

«Ci auguriamo che vi sia una reale ed espressa condanna, soprattutto dalle donne che siedono in Giunta e in Consiglio comunale»

Chiaravalle, 20 maggio 2022 – La vicenda della denuncia del caso di stalking contro una dirigente del Comune, che ha visto protagonista il sindaco di Chiaravalle, Damiano Costantini, su un piano processuale si è conclusa. In effetti, Costantini ha scelto di patteggiare la pena a un anno, con obbligo di frequentare entro dodici mesi dalla sentenza un percorso per uomini maltrattanti.


Nonostante la sentenza in questione, ad oggi, il sindaco di Chiaravalle è ancora al suo posto ed è sin troppo evidente che non intende in alcun modo dimettersi, così come coesa è la maggioranza che lo sostiene. Nessuno degli assessori, né tantomeno dei consiglieri che lo sostengono hanno ad oggi hanno speso una sola parola di sostegno per la dirigente in questione.

Eppure il ruolo istituzionale che un Sindaco ricopre dovrebbe essere già di per sé incompatibile con eventi come questi, tanto da comportare non solo l’immediata presa di posizione e di condanna per quanto accaduto, ma anche l’immediata presentazione di una mozione di sfiducia contro, appunto, il Sindaco. In questo caso, nulla di tutto ciò è accaduto.
Costantini ha già chiarito di non voler dare le dimissioni e/o comunque di non voler lasciare lo scranno da Sindaco. Addirittura, egli ha confermato di voler restare beatamente in carica sino alla scadenza prevista, ossia sino al prossimo anno.


Ciò che stupisce ancor più il Dipartimento regionale Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili di Fratelli d’Italia, nelle persone del suo coordinatore regionale, Andrea Montalbini, e delle due vice Giorgia Fiorentini e Cinzia Petetta, è il silenzio assordante su questa triste vicenda da parte di donne che siedono in giunta e/o in Consiglio comunale e che fanno parte della sua maggioranza.

Il silenzio di queste donne che sempre della difesa della figura femminile hanno fatto baluardo. Ci si chiede soprattutto come mai l’assessora Amicucci, sempre pronta a dare lezioni su cosa siano le pari opportunità e su come le donne maltrattate debbano essere tutelate, ad oggi non solo non abbia rimesso le sue deleghe ma, soprattutto, non abbia proferito una sola parola di condanna per quanto accaduto a una donna come lei.

Il nostro Dipartimento in merito a situazioni come queste non può non far sentire la sua voce, anche e soprattutto a sostegno della dirigente che è stata oggetto di queste condotte. Il lavoro che anche a livello nazionale stiamo facendo per la difesa della famiglia, delle donne e delle persone fragili è costante e incessante e passa per atti concreti, non certo per prese di posizione di facciata, così come accade per il centro sinistra. Tanti proclami e tante belle parole che però poi, in casi in cui il protagonista delle condotte sia uno di loro e/o comunque appartenga alla stessa area ideologica, si trasformano, guarda caso, in colpevoli ed assordanti silenzi.


Qui le parole non bastano. Ci auguriamo, quindi, che vi sia una reale ed espressa condanna, nonché una conseguente presa di posizione, che si concretizzi con una mozione di sfiducia a codesto Sindaco. Questo è ciò che il nostro Dipartimento si aspetta, soprattutto dalle donne che siedono in Giunta ed in Consiglio comunale a Chiaravalle.


Anche in occasione della conferenza programmatica di Milano, la senatrice Isabella Rauti, responsabile a livello nazionale del nostro Dipartimento, ha confermato come questi valori siano assolutamente imprescindibili per il nostro partito e di come ci si debba attivamente impegnare al fine di evitare che situazioni simili a questa non si ripetano. Dobbiamo creare un sistema virtuoso di difesa della donna che passi anche per una educazione a quei valori che, soprattutto in questi anni, da una certa ideologia sono stati completamente distrutti e/o comunque vandalizzati, nel nome di un’asserita civilizzazione.

Questo Dipartimento difenderà sempre le donne e la loro discriminazione che non si ferma al caso eclatante del sindaco Costantini ma si estende a tutti gli ambiti sociali, familiari e lavorativi perché, come ha affermato la senatrice Rauti a Milano, “donna e famiglia sono bersaglio dei nostri avversari che vogliono il trionfo indistinto del fluido e del neutro”.

Dipartimento Regione Marche Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili Fratelli d’Italia

Andrea Montalbini, Giorgia Fiorentini, Cinzia Petetta

©riproduzione riservata

News