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Chiaravalle

CHIARAVALLE Chiusa la casa della Montessori, sconcerto tra i turisti di Taiwan

La celebre pedagogista richiama ogni anno tanti studiosi e appassionati ma il portone dell’appartamento è sbarrato per via dei lavori di ristrutturazione

 

CHIARAVALLE, 5 febbraio 2020 – Un po’ di delusione per un folto gruppo di turisti di Taiwan che nei giorni scorsi voleva visitare la casa natale di Maria Montessori, in piazza Mazzini a Chiaravalle, ma ha trovato il portone chiuso senza possibilità di avere accesso all’appartamento che ospita anche la Fondazione Montessori.

Lavori di ristrutturazione

C’è chi fa notare che la casa natale della celebre pedagogista, seguita più a livello internazionale che in Italia, è chiusa da tempo perché oggetto di lavori di ristrutturazione in occasione del 150° anno della nascita ma la polemica si è subito alimentata. «Il sito istituzionale del comune – evidenziano alcuni – segnala da tempo che la casa natale della Montessori è chiusa e quindi chi deve venire a visitarla si dovrebbe informare».

Pubblicazioni di pregio

Altri sottolineano però che i lavori di ristrutturazione si protrarranno per troppo tempo a discapito di tanti turisti e di insegnanti e cultori dell’opera montessoriana che vorrebbero visitare la casa natale, che è divenuta anche una sorta di museo e che contiene molte pubblicazioni di pregio e valore. Ironizzando, ma non troppo, Ferruccio Giacomelli, che ha incrociato il gruppo di orientali in piazza Mazzini, ha chiosato. «Gli ho consigliato la visita alla nostra bella abbazia cistercense del XII° secolo, cosa che dovrebbero aver fatto».

Assente la promozione

Resta il fatto che alcuni sottolineano come a Chiaravalle si sia fatto poco in decenni per promuovere e valorizzare la figura e l’opera della pedagogista nata nel 1870 e poi trasferitasi con la famiglia a Roma. «Ho girato e giro abbastanza le  Marche – scrive Giuliano Brandoni – per sapere che nella stragrande maggioranza dei nostri paesi esistono opere d’arte, musei, curiosità di notevole valore. Certo questi paesini non possono mantenere una struttura permanente per tenere aperti quei luoghi ma supplisce l’amore e l’intelligenza che a Chiaravalle sembra mancare. Infatti quasi tutti hanno un recapito telefonico o un ufficio a cui rivolgersi, sempre arriva qualcuno che il comune incarica che consente la visita illustra e informa. Se penso che a Chiaravalle abbiamo una Fondazione, con tanto di addetto alla comunicazione, dedicata alla Montessori e poi succedono sovente di questi episodi mi viene rabbia e vergogna insieme».

Gianluca Fenucci

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